“Gli studenti e le studentesse che hanno denunciato il vergognoso opuscolo hanno ragione e fanno bene a chiedere alla politica un salto in avanti nel trattare questi argomenti”, commenta Emanuel Oian della Segreteria regionale Sinistra Italiana. “Invece degli opuscoli su come bisogna vestirsi per andare a scuola, sarebbe più opportuno incentivare l’educazione all’affettività e il benessere psicologico. Non solamente nelle fasce più giovani. Spesso sono le fasce più anziane a essere legate a retaggi e comportamenti del passato che non tengono sufficientemente conto del tema del consenso e non mettono in discussione la società patriarcale”.
“Dopo qualche giorno di onda mediatica non si può non notare come la denuncia degli studenti abbia prodotto spaccature politiche nella maggioranza in Comune a Cividale come in Regione sul contenuto da censurare dell’opuscolo e sulle successive dichiarazioni della sindaca Bernardi tese a sminuire le opinioni degli studenti del Movimento studentesco per il futuro. Il riposizionamento – sincero o meno – di parte della destra deve, però, avvenire con i fatti e con un cambio di politica concreta da Roma a Cividale passando per Trieste. Saranno gli studenti e i cittadini a vigilare sulla bontà di certe dichiarazioni. Auspichiamo, inoltre, che la destra retrograda si metta in discussione e si confronti laicamente con gli studenti”.
“Come Alleanza Verdi Sinistra – Sinistra Italiana presenteremo nei prossimi giorni un’interrogazione parlamentare grazie all’onorevole Elisabetta Piccolotti per chiedere qual è il parere del Governo sia sul testo dell’opuscolo sia sul futuro di questi strumenti ‘educativi’. Chiederemo al Governo se sta con chi colpevolizza le vittime parlando di come si vestono o con chi chiede politiche di prevenzione e di educazione”, conclude la nota di Sinistra Italiana Fvg.
Nella foto, i cartelli di protesta degli studenti cividalesi