“L’ora di spalancare le porte dell’Ufficio Scolastico Regionale, divenuto ormai un fortino inespugnabile, sempre più distante dalle reali esigenze delle famiglie. È giunto il momento di iniziare a interloquire seriamente con i Sindaci e con i vari territori smettendola di prendere decisioni per compiacere solamente i propri superiori del Ministero”, è l’appello del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Basso.
“Sono terminate le iscrizioni e non vogliamo si verifichi quanto accaduto lo scorso anno quando è avvenuta una rigida interpretazione dei regolamenti senza ascoltare il territorio. Il momento è delicato e Fratelli d’Italia, sia ben chiaro, non permetterà che il direttore generale falcidi in via amministrativa senza ascoltare chi detiene la responsabilità politica e conosce il nostro tessuto sociale rappresentato soprattutto dalle sezioni di scuola dell’infanzia e classi di scuola primaria. Il nostro Ministro così come i nostri parlamentari sono già stati coinvolti in tal senso”.
L’attenzione di Basso, tuttavia, è di più ampio respiro: “L’Ufficio Scolastico Regionale deve essere lungimirante nelle sue scelte. In questo caso privilegiare la periferia non è vincente mentre in altri casi i territori più lontani vengono dimenticati. È ora di rimboccarsi le maniche da parte della dirigenza dando risposte utili ed efficienti a studenti, famiglie e personale scolastico. Serve una strategia, non si può navigare a vista. Per noi di Fratelli d’Italia, abituati a programmare anche le cose più banali, ciò è inconcepibile. A mio avviso bisogna calibrare le scelte privilegiando Pordenone per i corsi innovativi e sostenere le realtà dell’hinterland nel reclutamento di insegnanti garantendo la continuità scolastica e, soprattutto, classi con numeri adeguati. Ci sono scuole, soprattutto di periferia, dove in un’aula vi sono quasi trenta studenti, questo non è favorire l’apprendimento. È ora di dire basta a interpretazioni miopi di norme bloccando tutto in nome della burocrazia”.
La medicina targata Alessandro Basso, insomma, “prevede rafforzamento degli organici, classi con numeri che creino le condizioni per un valido insegnamento ma, soprattutto, una programmazione di più ampio respiro anche e soprattutto alla luce dell’inverno demografico che stiamo vivendo. In questi cinque anni, come Regione, abbiamo fatto passi importanti promuovendo misure quali dote scuola e dote famiglia così come il Governo guidato da Giorgia Meloni che ha messo quest’ultima al centro dell’impostazione verso il futuro. Per questo, come sempre, mi farò promotore anche presso l’assessore regionale Rosolen affinché vi sia una pianificazione che regali a tutta la provincia di Pordenone le migliori possibilità in tema di istruzione e, soprattutto, per dare un taglio netto a questa deriva dirigista che negli ultimi anni sta interessando il Friuli Venezia Giulia a causa dell’Ufficio scolastico regionale”.