“Il 30 marzo sarò al Congresso mondiale della famiglia a Verona per testimoniare che i diritti dei bambini non sono comprimibili e che spetta ai genitori, non a strutture ideologizzate, crescere i figli. Questo è quanto sta avvenendo in Inghilterra e negli Stati Uniti: fermiamoli”. Con questo post su Facebook, il governatore del Fvg Massimiliano Fedriga ha annunciato la sua partecipazione all’evento che, ormai da diverse settimane, sta facendo discutere a livello nazionale.
“Sono esterrefatto dalle interrogazioni di alcuni parlamentari che, protetti dallo scudo dell’insindacabilità, diffondono fake news: tra queste l’accusa a una delle relatrici di aver proposto l’introduzione della pena di morte per gli omosessuali, quando la stessa si è sempre battuta contro la pena capitale e mai ha firmato proposte di legge orientate in tal senso”, prosegue Fedriga. “Il tentativo di screditare un’importante iniziativa a favore della famiglia, riducendola a qualcosa di antistorico e liberticida, è un’operazione meschina che mette sotto attacco la famiglia intesa quale nucleo fondamentale su cui poggia la nostra società”.
“Il 30 marzo a Verona ribadirò che la nostra terra è dalla parte dei bambini e che i diritti dei più deboli mai debbono poter essere oggetto di mercificazione né tantomeno essere sacrificati sull’altare di ideologie mirate a scardinare l’essenza stessa della nostra comunità”, conclude Fedriga.
L’iniziativa, in programma dal 29 al 31 marzo nella città scaligera, gode della ‘benedizione’ del ministro leghista della Famiglia, Lorenzo Fontana, ma anche il vicepremier Matteo Salvini e il governatore del Veneto, Luca Zaia, hanno già annunciato il loro sostegno e la loro partecipazione.
Lettura diametralmente opposta, invece, per gli esponenti di maggioranza del Movimento 5 Stelle, che hanno subito bollato il congresso come ‘ritorno al medioevo’. “Se qualcuno di voi pensa che la donna debba restarsene a casa a farsi dire quello che deve fare, allora il M5S non è per voi”, ha chiosato il vicepremier Luigi Di Maio. “Io a un convegno come quello di Verona, dove si arriva persino a negare il tema della violenza contro le donne, non ci vado. E non ci andrà nessun parlamentare del Movimento. Noi abbiamo un’altra idea del mondo. Noi pensiamo che la famiglia sia sacra, ma crediamo anche nelle libertà, nei valori e nel progresso. E vi dirò: questi valori a me li ha insegnati proprio mia madre”.
“Fedriga, con la Lega, si erge difensore della famiglia naturale, ma di fatto affonda le mani nella più bassa e becera propaganda per attaccare i diritti civili e senza dare un vero riconoscimento al ruolo della donna”. A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau commentando le dichiarazioni del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga in merito alla sua partecipazione al congresso della famiglia che si terrà a Verona il prossimo 30 marzo. “Noi crediamo in una famiglia che sia una comunità di affetti, dove ogni singolo ruolo sia valorizzato. Dietro alla difesa di Fedriga c’è invece una chiara ideologia che tende a resettare anni di conquiste nel campo dei diritti civili, proponendo un modello dove la sfera degli affetti, il concetto di convivenza e condivisione sono secondari rispetto alla famiglia modello Mulino Bianco. A coloro che hanno organizzato il congresso di Verona, a coloro che vogliono uno stereotipo di famiglia dove la donna fa la brava casalinga chiusa tra le mura domestiche, replichiamo con la necessità di un welfare che risponda davvero alle necessità di tutte le famiglie, non solo quelle che piacciono tanto alla Lega sovranista”.