Il Ministro degli Interni Matteo Salvini è arrivato, poco dopo le 11.30, a Trieste. Il vicepremier è stato subito protagonista della scena, tra gli immancabili selfie concessi a qualche cittadino e una piccola manifestazione di protesta. Un gruppo di una cinquantina di ragazzi, muniti di striscioni, aveva tentato di forzare il blocco ma è stato subito contenuto dalle forze dell’ordine a pochi metri dalla sede della Regione, in piazza Unità d’Italia.
“Obiettivo: più uomini e più mezzi per sigillare il confine con la Slovenia e fermare definitivamente l’ingresso di immigrati clandestini”, ha scritto sulla sua pagina Facebook il vicepremier Salvini. “Stiamo controllando i confini via mare, vogliamo controllare anche quelli via terra con ogni mezzo possibile”, ha detto poi alla stampa che lo attendeva in piazza. “Chiunque difenda i confini e la sicurezza del mio Paese è benvenuto”.
Alle 12, nel palazzo della Regione, il titolare del Viminale ha incontrato il governatore Massimiliano Fedriga e, quindi, il ministro degli Esteri magiaro Péter Szijjártó che, in mattinata, ha effettuato un sopralluogo nell’area ex Aquila a bordo di un’imbarcazione della Guardia Costiera, assieme al presidente dell’Autorità portuale, Zeno D’Agostino, l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, e ai rappresentati delle delegazioni aziendali italiane e ungheresi.
A seguire, alle 12.30, la conferenza stampa di presentazione dell’accordo siglato con il governo di Budapest che consentirà all’Ungheria di costituire una base logistica nel porto di Trieste che permetterà alle imprese magiare che esportano oltremare di velocizzare il commercio di materie prime e prodotti oltreoceano. Al punto stampa, saranno presenti Salvini, il ministro Szijjarto, Fedriga e il presidente Autorità portuale, Zeno D’Agostino.
Alle 15, il vicepremier attraverserà piazza Unità e salirà in Prefettura per la firma di altri due protocolli, uno sulla legalità degli investimenti (con la partecipazione di Comune di Trieste, Regione Fvg, Prefettura e Autorità portuale) e uno sui rimpatri volontari assistiti dei migranti sottoscritto da Regione e Prefetture di Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone, per la promozione e gestione dei rimpatri volontari assistiti. Alle 16 Salvini incontrerà la stampa.
Preceduta da numerose dichiarazioni e polemiche sull’ipotesi di costruire barriere al confine tra Italia e Slovenia o sospendere Schengen tra i due Paesi, la visita del leader del Carroccio sarà contrassegnata da molte manifestazioni di protesta.
Due i presidi della rete Trieste ‘Antifascista, Antirazzista e Antisessista’: dalle 10 alle 12 in piazza Libertà e dalle 17 in piazza della Borsa, per dire no ai muri. Agli ex valichi (circa 15) di frontiera tra Italia e Slovenia, e soprattutto a Fernetti, Pese e Rabuiese si terranno i presidi promossi dal Pd e aperti alla società civile “per mantenere i confini aperti”. Presenti anche i sindacati di Italia e di Slovenia. A Gorizia mobilitazione in piazza Transalpina in serata organizzata da associazioni e forze politiche di Gorizia e di Nova Gorica (Slovenia).