Chiaro e limpido, così ha voluto essere oggi Mauro Tavella nell’ufficializzare il suo appoggio ad Alessandro Ciriani come candidato sindaco di Pordenone.
Accantonata per ora l’idea di puntare personalmente alla guida del comune, perché la famiglia e il lavoro sono le sue priorità, Tavella ha spiegato le ragioni della scelta dopo una lunga riflessione per trovare le giuste motivazioni:
“In primo luogo l’interesse per la città, che in questo caso è la cosa più importante, non l’interesse personale per una sedia, ma trovare il progetto giusto per la città. Normalmente una persona di destra sceglie il centrodestra ed una persona di sinistra, sceglie il centro sinistra. Ma io non la penso così, io non sono né di destra né di sinistra, perché apprezzo azioni, tematiche e provvedimenti sia che provengano da una parte, sia che provengano dall’altra. La cosa fondamentale è che facciano il bene della mia città – e ha mostrato con orgoglio la sciarpa del Pordenone che portava al collo -. Io sono di Pordenone, amo questa città, mi sento parte della comunità e voto perché la mia città possa ripartire e ritornare ad essere ciò che era una volta. C’è bisogno di una svolta, di un cambiamento. C’è bisogno di governare la città con maggior determinazione e con nuove idee, non gettando via il buono che è stato fatto, ma facendo quello che manca”.
Invitato mesi fa a una riunione con esponenti del PD organizzata da Alvaro Cardin, presenti anche Daniela Giust ed esponenti di una lista civica che sosteneva Pedrotti, Tavella ha avvertito di essere lontano ideologicamente da quel gruppo di persone, probabilmente per formazione personale, per essere imprenditore, abituato a prendere decisioni nette e risolute.
“Mi sono detto: non voglio pensare da politico, ma pensare da imprenditore come effettivamente sono. Se la macchina del Comune composta da oltre 500 persone deve funzionare, bisogna fare una scelta da imprenditore. Cioè quando devo scegliere dei soggetti, guardo i curriculum ed esamino l’esperienza di chi si propone a me per fare un determinato lavoro”.
Ed ecco, chiara e limpida, la scelta di Ciriani: “Alessandro ha governato dal 2008 al 2014 la provincia di Pordenone, dimostrando con i risultati di aver lavorato molto bene. Ha saputo governare con delle scelte nell’interesse del territorio, scelte bipartisan come ci si è abituati a dire. La provincia è cresciuta, si è rafforzata, si è accollata oneri supplementari non programmati (ad esempio la Motorizzazione Civile) e non completamente finanziati. Di sicuro ci saranno altri bravi elementi, ma se devo scegliere tra chi non ha esperienza e chi ce l’ha, opto per quest’ultimo. Abbiamo già visto nel recente passato come sia stata governata Pordenone se una persona non ha esperienza”.
Se però Tavella si pone come uomo di centro, sicuramente Ciriani è uomo di destra: “E io rispondo chi se ne frega. A me interessa – ribadisce l’imprenditore Tavella – come è stato capace di governare la Provincia, cosa è in grado di fare e spero riuscirà a fare per la Città”.
Tavella nuovamente candidato a consigliere comunale, ma non più con la lista civica Nuova Pordenone che aveva Giuseppe Pedicini come referente. La scelta di schieramento cade ora su Forza Italia.
“Io e Pedicini abbiamo deciso di terminare in modo amichevole e ragionevole il nostro rapporto politico. Poiché scelgo le persone, ho deciso di provare una nuova esperienza come indipendente all’interno di un partito vero che ha un’espressione nazionale e un’ispirazione moderata, all’interno del quale possa imparare tutto quello che non ho imparato in cinque anni di lista civica. Pensate che in 5 anni, sono state fatte solo due riunioni. Volevo un partito il più vicino possibile al centro, che credo sia la mia reale collocazione politica, una sorta di partito della nazione, un partito popolare. Ho scelto Forza Italia e non farò la tessera di partito, perché in realtà ho scelto Andrea Cabibbo, il suo segretario provinciale. Un ragazzo giovane che può rappresentare il cambiamento, una persona moderata, con determinati valori familiari e di vita civile e una salda vocazione cattolica, aspetti che nella mia famiglia sono molto importanti”.
Inevitabile, alla fine della conferenza stampa, un accenno all’Italian Baja, la corsa mondiale dei fuoristrada che Mauro Tavella organizza ormai dal lontano 1993, in programma quest’anno dal 23 al 26 giugno.
“Chiedo fermamente che l’Italian Baja non venga per l’ennesima volta strumentalizzato per biechi scopi politici. Non si tratta di una semplice sfida motoristica, ma di un evento turistico, di un evento economico, di un veicolo promozionale per il territorio e di una vetrina mondiale per Pordenone. Pensate un po’ – sottolinea Tavella – : da oltre 15 anni l’Italian Baja non ha nessun sostegno dal Comune di Pordenone. Eppure, come riportato anche di recente a mezzo stampa, è in assoluto l’evento che più di ogni altro fa crescere l’economia ed il turismo nella provincia di Pordenone. Dico agli altri candidati, non badate al fatto che io sono candidato con un vostro avversario, non confondete le cose, ma mettete nel vostro programma il sostegno all’Italian Baja come fate per gli altri eventi con cui è stato paragonato. Questa manifestazione ha dato tanto alla città di Pordenone sotto ogni profilo, credo si meriti un trattamento adeguato nella stessa misura degli altri, non ci devono essere figli e figliastri”.
“Con Mauro Tavella abbiamo un valore aggiunto al sostegno del candidato sindaco Alessandro Ciriani – spiega Andrea Cabibbo -: . Apprezziamo la sua scelta che non è né di destra né di sinistra, ma fondata su persone e idee e buoni progetti. La nostra è un’alternativa politica e amministrativa che si basa sul rinnovamento e su persone nuove, perché solo così si possono avere idee nuove”.
“E’ stato un corteggiamento lungo e faticoso, ma così si conquista un rapporto più solido – ha commentato Alessandro Ciriani -. Siamo una coalizione moderata, al di là delle etichette che ci vogliono appiccicare addosso. Io non nascondo di essere di destra, ma la mia lista civica ha al suo interno sostenitori che provengono dalla sinistra e che erano vicini a Pedrotti, quindi stanno trovando in me dei valori in cui credere. Non succede lo stesso a sinistra, cioè non si vedono persone vicine alla destra che si sono spostate. Dispiace invece per alcune sortite come la lista di Franco Giannelli, voti persi dati direttamente ai nostri avversari. Dico che siamo felici di avere con noi Mauro Tavella, che rappresenta una equidistanza. Se toccherà a noi guidare la città, l’amministreremo come abbiamo fatto per la Provncia, con obiettivi di crescita, di recupero, di miglioramento della qualità della vita della nostra comunità. Faccio un appello a Sergio Bolzonello affinchè scenda un po’ meno in campagna elettorale e si ricordi invece di essere il vice Governatore regionale, non il tutor di un candidato sindaco, altrimenti riproporrà uno schema politico già conosciuto e che ci ha portato alla situazione attuale, in cui Pordenone sta perdendo l’identità di capoluogo”.