Il danno e la beffa. Sono quelli che rischiano molte famiglie sanvitesi. A mettere a fuoco il problema è Valerio Delle Fratte, candidato sindaco per la lista AMo San Vito. “Mentre dalle altre parti si sente parlare solo di primarie, opportunismi e candidature dell’ultimo minuto, noi di Amo San Vito continuiamo a occuparci dei problemi veri della gente vera – dice -. Dopo due mesi dal primo intervento, dobbiamo purtroppo tornare a parlare del mancato recapito dei bollettini per mensa e scuolabus. Al danno derivante dalla situazione di incertezza, della mancata comunicazione con le famiglie, e dalla necessità di rivolgersi agli uffici comunali (con perdita di tempo per utenti ed operatori!), si potrebbe aggiungere la beffa per la quale chi avrebbe diritto al rimborso per questi servizi (in base alla norma prevista per l’anno scorso), non avendo pagato un corrispettivo non potrà portarlo in detrazione!”
Della Fratte va avanti. “Non è affatto certo, infatti, che il prossimo anno sia prorogata la norma, e comunque c’è un tetto che limiterà certamente i rimborsi.
Per questo non è ammissibile un ritardo di otto mesi per inviare i bollettini di pagamento e che non si diano comunicazioni alle famiglie (tra due mesi, oltre alle elezioni, finirà l’anno scolastico!!!). Al danno si potrebbe aggiungere la beffa di non veder riconosciuto un diritto al rimborso per le famiglie meno abbienti, potendo peraltro variare l’Isee di anno in anno, e accumulandosi un debito a carico soprattutto di questi soggetti.
Lapidaria la conclusione del candidato: “Invece di pensare a salvare la propria poltrona, sarebbe bene che l’attuale maggioranza Pd-Cittadini desse risposte adeguate alle famiglie sanvitesi oppure si faccia da parte definitivamente”.
Intanto prosegue l’attività della lista Amo San Vito, che ha messo in calendario una serata informativa: venerdì 8 aprile alle 20.30 in Sala consiliare saranno esposte le ragioni del ‘sì’ e del ‘no’ in vista del referendum sulle trivellazioni del 17 aprile. “Non ci schieriamo – conclude Delle Fratte -. Vogliamo solo rendere più consapevole la cittadinanza, visto che manca un’adeguata informazione istituzionale”.