A Gorizia si riaccendono i riflettori sul tema migranti e, in particolare, sulla Galleria Bombi che, in passato, era deventata un luogo di rifugio per gli stranieri. “Questa notte, in Galleria Bombi, c’erano otto persone, che sono state fatte evacuare stamani all’alba”, conferma il sindaco Rodolfo Ziberna. “Nessuna, invece, stanotte nella stazione ferroviaria, diversamente da quanto accaduto nella notte precedente. Si tratta quasi esclusivamente di egiziani, in larga parte provenienti da Trieste, che sono già nel circuito di assistenza di altre regioni oppure che non ne hanno diritto”.
“Ho appena sentito il Prefetto di Gorizia Raffaele Ricciardi con cui abbiamo concordato di vederci, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine, lunedì alle 10.30 in Prefettura per condividere informazioni e misure da adottare. Senza dubbio non intendiamo assistere nuovamente a ciò che accadeva nel 2017, cioè oltre agli oltre cento richiedenti asilo in Galleria Bombi. Perciò se ne giungessero saranno immediatamente evacuati”.
“C’è una errata narrazione secondo cui nella nostra regione ci sia spazio per una buona ospitalità e una Commissione, a Trieste, che in tempi rapidi concede gli status con ‘manica larga’. E’ vero esattamente il contrario. La saturazione di Trieste induce diversi di questi a spostarsi a Gorizia, ma anche qui spazi per ulteriore ospitalità non ci sono. Ecco perché è il Governo nazionale che necessariamente deve farsene carico”, conclude Ziberna.
Migranti a Gorizia, si riaccendono i riflettori su Galleria Bombi
Dopo il rintraccio di otto stranieri nella notte, il Sindaco invoca l'intervento del Governo. Lunedì tavolo in Prefettura
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