Il tema migranti rimane caldo. Dopo gli attacchi al governatore Massimiliano Fedriga, il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, scende in campo a difesa del Presidente del Fvg. “Bisogna guardare con onestà e obiettività al fenomeno dell’immigrazione che è andato assumendo sempre più il carattere dello sfruttamento e degli affari sulla pelle delle persone e quello dell’abbandono, che alimenta le forme di lavoro nero o peggio quelle della criminalità”.
“Affrontare il problema, come propone il presidente Fedriga significa cominciare a porre rimedio a una situazione che, nelle condizioni attuali, non giova né alla dignità dei migranti né all’ordinato convivere civile, come purtroppo le cronache frequentemente dimostrano”.
“Per questo certe polemiche verso il governatore regionale sembrano mosse più da pregiudizio politico che dalla considerazione reale di un’attenzione verso i deboli, in quanto non si può presentare lo stato di cose attuali e gli interventi di accoglienza come un modello da conservare. Questo sistema è diventato moralmente e materialmente insostenibile e giova solo a coloro che possono lucrarne dei vantaggi”.
“La presenza massiccia di irregolari, che mai potranno essere regolarizzati non avendo il titolo di rifugiati, deve essere gestita tenendo conto che la loro prospettiva non potrà che essere quella del rimpatrio nei paesi di provenienza, nel rispetto delle leggi e delle norme che valgono in tutti i paesi del mondo. L’azione volontaristica, tra cui ha un ruolo rilevante quella della Chiesa, dovrebbe avere l’attenzione a collaborare con chi si propone di stroncare il turpe traffico di vite umane che sfrutta le condizioni di questi poveri, che andrebbero risolte nei loro paesi e collaborare con le istituzioni locali spesso lasciate da sole alle prese quotidianamente con situazioni di grave disagio e povertà dei nostri connazionali”.