E’ quanto emerso dal vertice a Trieste fra Valenti, Prefetti e Fedriga. Località e struttura da decidere. Boom dei rintracci. FVG assimilabile a Sicilia e Calabria.
In Friuli Venezia Giulia si farà un hot spot con una capienza di 300 posti per la prima accoglienza e il successivo trasferimento di migranti che arrivano in regione dalla rotta balcanica.
E’ quanto emerso dal vertice che si è svolto ieri sera a Trieste fra Valerio Valenti, commissario nazionale per l’emergenza immigrazione, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, e i prefetti di Trieste, Pietro Signoriello, di Udine Massimo Marchesiello, di Gorizia Raffaele Ricciardi e di Pordenone Domenico Lione.
Per quanto riguarda i tempi di realizzazione e la localizzazione, le valutazioni sono in corso e – ha detto Valenti – spettano ai colleghi del territorio. Le analisi – ha aggiunto Signoriello – riguardano tutte le aree della regione, anche se – ha aggiunto – è “chiaro che Trieste, essendo il principale punto di ingresso, sta guardando con attenzione alle possibilità che offre il territorio”. Escluso al momento il ricorso a tensostrutture. Il commissario e il ministero metteranno a disposizione le risorse per la realizzazione dell’hot spot.
Il Friuli Venezia Giulia – ha detto Valenti – oggi è assimilabile ad altre regioni, come la Sicilia e la Calabria, che subiscono l’impatto del flusso migratorio.
Nei primi quattro mesi del 2023, gli arrivi di migranti in regione sono aumentati del 180% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un autentico boom a Trieste dove l’incremento è stato del +335%. In termini assoluti – ha riferito il prefetto Signoriello – si parla di 5.909 rintracci in regione in quattro mesi (contro i 2.161 del primo quadrimestre 2022), 3.491 dei quali a Trieste (contro 802).
L’obiettivo – ha spiegato Valenti – “è anche quello di ridurre la presenza di migranti in Friuli Venezia Giulia, allineando il dato a quello delle altre regioni. In questo momento il Friuli è sicuramente al di sopra della quota spettante. Questo gradualmente, ma confido anche in tempi abbastanza brevi, verrà realizzato”.
“E’ stato preso atto di una necessità di alleggerimento dei numeri” di migranti irregolari che arrivano in Friuli Venezia Giulia – ha detto Fedriga – e abbiamo “ipotizzato un percorso strutturale per questo alleggerimento essendo noi territorio di ingresso”.
“Esattamente come avviene per la rotta mediterranea vorremmo ipotizzare anche in Fvg un percorso per poter dare la prima assistenza” a chi arriva, ha aggiunto Fedriga, e “allontanare” gli irregolari: “quindi l’idea è fare in Fvg un hotspot che possa avere al proprio interno anche la struttura di trattenimento e rimpatrio, per quelle persone che vengono da paesi sicuri per i quali si può fare una procedura accelerata per il rimpatrio, mentre gli altri, che invece non vengono da paesi sicuri, per qualche giorno – ha concluso – resteranno nell’hotspot per poi essere trasferiti in altri territori”. GUARDA IL VIDEO