«Se il Fvg gestisce quasi 1.200 migranti in più rispetto all’accordo Anci-Viminale e il ministero dell’Interno si è impegnato affinché Udine debba farsi carico al massimo di 300 persone, cosa aspetta l’amministrazione cittadina a farsi sentire col Governo regionale e con Roma perché vengano riallocati fuori regione i 315 richiedenti asilo di troppo, visto che la città già si occupa di oltre un centinaio di minori non accompagnati?». A chiederselo è Mario Pittoni, presidente regionale della Lega e capogruppo del Carroccio a palazzo D’Aronco. «Mi aspettavo – rincara Pittoni – pressioni degli esponenti locali del Pd per un calo consistente almeno prima del voto. Al contrario, con l’apertura della sezione udinese della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, non si può che prevedere un aumento dei flussi in direzione del capoluogo friulano. E ci mette del suo anche il candidato sindaco del centrosinistra Vincenzo Martines, che in caso di elezione ha annunciato un ulteriore “potenziamento” dei sistemi d’accoglienza Aura e Sprar e non ha ancora speso una parola contro la riproposizione del bando milionario per l’accoglienza nelle ex caserme Cavarzerani e Friuli al momento (dopo le proteste) annullato, che il prefetto – conclude Pittoni – ha annunciato di voler ripresentare, rivedendo alcuni parametri, entro la fine dell’anno…».
Migranti: numeri doppi rispetto a quelli sbandierati dal Pd
Pittoni (Lega Nord): "Cosa aspetta l'amministrazione cittadina a farsi sentire col Governo regionale e con Roma perché vengano riallocati fuori regione 315 richiedenti asilo?"
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