“Si gioca una partita abbastanza sporca sulla chiusura dei confini. Quando si strumentalizzano situazioni serie come la pandemia e poi la rotta balcanica significa che non vogliamo risolvere il problema”. Lo ha detto oggi a Trieste la senatrice Tatjana Rojc (Pd) nel corso della ‘Serata democratica’ organizzata dal Partito democratico della città al Circolo Culturale Sloveno di Barcola, con Paolo Segatti, già professore ordinario di sociologia politica all’Università degli Studi di Milano, e Alfonso Di Leva, giornalista, amministratore delegato di Telefriuli, già direttore dell’Ansa.
Precisando che “terrificanti e forse anticostituzionali sono le affermazioni del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia sulla castrazione chimica”, Rojc ha ammonito verso chi “vuole cavalcare uno spauracchio” perché “non possiamo pensare di alzare un confine per propaganda politica”.
Riferendosi alla rotta balcanica, la senatrice ha aggiunto che “le soluzioni non possono essere solo slovene o italiane ed è un problema se non si ragiona come comunità europea. E purtroppo l’UE non sta affrontando come dovrebbe il problema”.