“Gradisca è una vittima predestinata su cui Salvini si accanisce con la complicità di Fedriga. Subito dopo che il presidente della Regione aveva offerto se stesso a garanzia del ‘no’ al Cara di Gradisca, avevo lanciato l’allarme sul piatto avvelenato che stava preparando il Ministro dell’Interno. I fatti dicono che era giusto preoccuparsi: Salvini ha calpestato Gradisca e Fedriga insieme”. Lo afferma la deputata del Pd Debora Serracchiani, commentando la conferma della prossima apertura di un Cpr a Gradisca (Gorizia), dove continuerà a funzionare il Cara.
“Tante chiacchiere ma – continua – i problemi restano irrisolti se non aggravati: la coesistenza di Cpr e Cara è la soluzione peggiore per Gradisca, che la Lega trasforma in un comune-ghetto, dove ammassare i migranti”.
Per Serracchiani “Fedriga doveva agire subito ma ha preferito lasciar passare sotto silenzio le decisioni del suo capo politico. Questo è un pezzo di verità che oggi viene alla luce ma il tempo svelerà anche tutte le mistificazioni propagandistiche sui trionfi della Lega nella guerra contro i profughi, soprattutto sulla capacità di integrare quelli che sono qua e che non se ne andranno. Fare sicurezza significa occuparsi del fenomeno in modo ragionato e strutturale”.
“I cittadini del Friuli Venezia Giulia hanno potuto toccare con mano quanto vale la parola del presidente Fedriga, quanto contano gli impegni che prende con territori e Amministratori locali, e quanto pesa a Roma. Questo è un vero e proprio schiaffo ai cittadini del Friuli Venezia Giulia e a Gradisca. Fedriga venga in Consiglio regionale a rispondere di quanto aveva promesso a giugno, mettendo la sua faccia per garantire che il Cara sarebbe stato chiuso”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli, dopo la pubblicazione, da parte della Prefettura di Gorizia, del bando per l’affidamento della gestione del Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) e l’annuncio della prossima pubblicazione del bando per il Centro per l’accoglienza dei richiedenti asilo (Cara), entrambi nel comune di Gradisca d’Isonzo (Gorizia).
“‘Su un territorio che ha dato tanto – continua Shaurli – non può insistere una struttura come il Cara’: noi eravamo rimasti alle parole dette lo scorso giugno da Fedriga al sindaco di Gradisca. Ma Fedriga è ancora d’accordo con sé stesso? Dove sono le lettere che ha assicurato di scrivere al Governo per ‘spiegare la posizione del Friuli Venezia Giulia’? E cosa gli ha risposto il suo ‘Capitano’? Questo è il banco di prova su cui misuriamo la credibilità del presidente della Regione, e alla prova dei fatti possiamo dire che ha raccontato frottole convenienti proprio sul campo che gli ha fatto vincere le elezioni”.
Per il segretario dem “questo è uno scandalo che non può scivolare via in silenzio. Quando un presidente di Regione si impegna, deve rendere conto: Gradisca non può continuare a pagare per scelte politiche decise da un uomo travestito da poliziotto”.