“La Commissione Agri non ha accettato la mia proposta di invertire l’ammontare delle risorse, così da avere fin da subito maggiori fondi a favore degli agricoltori, per calmierare le perdite del 2020”. Lo scrive in una nota l’europarlamentare della Lega, Elena Lizzi, in merito all’European Recovery Instrument (ERI), la parte del Recovery Fund destinata allo sviluppo rurale, aggiungendo che “si tratta sicuramente di un aiuto per i nostri agricoltori che necessitano di sostegno, ma in tempi rapidi e già a partire dal prossimo primo gennaio”.
“Il 37% dei fondi da destinare a misure ambientali, appare una soglia decisamente troppo alta per essere posta come obbligo in una situazione di crisi come quella stiamo vivendo. L’accordo prevede l’erogazione di 8,07 miliardi – precisa Lizzi – di aiuti a livello europeo, stanziati attraverso lo strumento del Next Generation Eu per i prossimi due anni”.
“Il 55% dei fondi – continua l’europarlamentare della Lega – andrà a promuovere maggiormente lo sviluppo sociale ed economico delle aree rurali attraverso incentivi alle filiere corte ed ai mercati locali e dovrà essere finalizzato sia al sostegno dei giovani agricoltori sia ad investimenti per incentivare resilienza, sostenibilità e digitalizzazione delle aziende agricole e di trasformazione. Mentre l’8% dei fondi sarà di appannaggio degli Stati Membri che decideranno quali misure implementare a seconda delle proprie esigenze interne”.
Lizzi conclude ricordando che saranno prolungati da tre a cinque anni i nuovi progetti pluriennali del secondo pilastro della Pac, incentrati su agricoltura biologica e sulle misure a favore del clima, dell’ambiente e del benessere degli animali.