Il Consigliere regionale Alessandro Basso di Fratelli d’Italia difende la circolare ministeriale sul divieto di utilizzo degli smartphone nelle scuole: “Un’espressione chiara del Ministero dell’Istruzione circa il divieto di utilizzo dello smartphone in classe. Un un atto dovuto e un segno di coerenza in linea con la serietà che scuole ed insegnanti devono trasmettere” il suo primo commento.
E aggiunge: “E’ vero che lo smartphone non deve essere demonizzato e va dato atto che è stato uno strumento indispensabile negli anni appena trascorsi con la DAD (didattica a distanza), che ha dato un’accelerata all’utilizzo delle nuove tecnologie. Una svolta enorme è stata data al mondo della scuola in termini di investimenti e sacrifici nel corso della pandemia per mantenere l’istruzione attiva e aggiornata attraverso l’utilizzo di smartphone e tablet. Gli smartphone all’interno delle classi devono avere uno scopo didattico e non di intrattenimento, gioco, social e relazioni con l’esterno nelle ore di lezione”.
“Nella mia esperienza di dirigente scolastico mi è capitato più volte di vedere studenti ricevere chiamate nelle ore di lezione, in special modo dai genitori, e qui si pone una riflessione di tipo culturale prima che restrittiva. Smartphone usati anche in modo improprio nel corso dei compiti in classe per aggirare lo studio, quindi la linea della fermezza coniugata all’innovazione tecnologica è la linea da seguire secondo la mia esperienza, anche se non capita da studenti e famiglie, è quella che paga oltre al decoro e serietà”.
“L’obbiettivo nei confronti dei giovani è di formare un classe dirigente seria e preparata, il futuro del paese, e solo seguendo queste indicazioni lo si potrà fare. Per quanto riguarda l’utilizzo del telefono cellulare da parte degli insegnanti la mia opinione è che devono dare l’esempio ed è anche vero che un’insegnante che studia e si relaziona con i suoi studenti non ha il tempo per utilizzarlo, chiosa il Alessandro Basso.