Una lettera anonima di minacce sulla questione del Green Pass è stata recapitata nei giorni scorsi al presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, nella sede di piazza Oberdan a Trieste. Il presidente ha già provveduto a consegnare busta e lettera alla Questura di Trieste, che ha acquisito la documentazione, ed è pronto a far scattare la denuncia nel caso si dovessero configurare estremi di reato.
Il testo della breve lettera, con annullo postale di Padova, prende spunto dall’introduzione del Green Pass, definito “strumento inutile e coercitivo”, per attaccare il presidente del Consiglio dei ministri e il ministro della Salute, nonché “i presidenti delle Regioni e il loro stuolo di collusi”. L’anonimo estensore passa poi ad esplicite minacce. Viene, infatti, preannunciato “il momento della resa dei conti” con un riferimento all’uccisione di Benito Mussolini in piazzale Loreto.
“Ho ritenuto di recarmi subito dalle forze dell’ordine – spiega il presidente Zanin – per spegnere sul nascere quello che è l’ennesimo esempio di un clima di tensione ed esasperazione. Isolare gli estremismi è il primo dovere delle istituzioni in un momento in cui si cerca faticosamente di trovare un’intesa sulla questione del passaporto sanitario, dialogando con chi esprime il suo dissenso in modo pacifico e costruttivo”.
“Esprimiamo solidarietà al presidente Zanin per le minacce anonime ricevute, che bene ha fatto a denunciare all’autorità di pubblica sicurezza il fatto, e anche ai quei giornalisti, intimiditi e minacciati oggi in Porto a Trieste solo per aver svolto il loro lavoro di informazione ai cittadini. È necessario abbassare i toni: sul green pass il clima è già troppo avvelenato”, afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Fvg, Diego Moretti.
Anche il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia esprime “la massima solidarietà nei confronti del presidente Piero Mauro Zanin, bersaglio di una lettera di minacce” recapitata presso il palazzo di piazza Oberdan a Trieste. “Rinnoviamo, inoltre, la solidarietà anche ai giornalisti della Rai, a cui è stato impedito di svolgere il proprio lavoro nel corso al varco 4 del porto di Trieste” aggiungono i consiglieri pentastellati.
“Purtroppo, dobbiamo sempre più spesso commentare episodi di questo genere – conclude la nota -. Non possiamo che ribadire la ferma condanna a ogni forma di violenza e intimidazione: non può mai essere questo il modo di esprimere dissenso”.