Sul caso dell‘ospedale di Latisana, interviene anche Massimiliano Pozzo, l’ex segretario del Pd udinese, uscito, con polemica, dal partito.
“I sindaci del latisanese – commenta Pozzo – attendono una risposta da tempo, dopo vari tavoli e diverse dichiarazioni. Come ho già avuto modo di dire la Regione deve prendersi a carico questa situazione. Serve riaprire l’attività H24 del reparto pediatrico, ostetrico ginecologico e del punto nascita. Non si tratta di soluzioni impossibili, come dimostra il fatto che l’Assessore Telesca stessa a fine ottobre 2016 aveva promesso la presenza pediatrica H24 365 giorni all’anno, assicurando anche uno spazio per le degenze e le osservazioni pediatriche”.
“Una valorizzazione dell’ospedale di Latisana è un elemento fondamentale per la Bassa friulana occidentale, ma come ho evidenziato più volte è un fatto strategico anche per la Regione. Questo serve capire. L’ospedale di Latisana è un ospedale di confine e questa è una caratteristica che va sfruttata con capacità di visione per il futuro, perché significa non solo giocarsi una partita territoriale – con le potenzialità di Lignano ecc – ma anche interregionale con l’ambizione di diventare polo di riferimento anche per il vicino Veneto, a maggior ragione dopo il ridimensionamento di Portogruaro”, continua Pozzo.
“La Regione si è spesa bene per il palmarino e questo è apprezzato. Ma parimenti, è imprescindibile dare una risposta concreta al latisanese. Perché su questa partita, spiace dirlo, per Serracchiani e Telesca il tempo della credibilità è prossimo alla scadenza”.