Via libera del Consiglio dei Ministri al nuovo decreto contro il caro-bollette e al decreto sulle cessioni dei crediti legati ai bonus edilizi, compreso il Superbonus.
“In campo quasi 8 miliardi di euro, senza scostamenti”, ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa con i ministri dell’Economia Franco, dello Sviluppo economico Giorgetti, della Transizione ecologica Cingolani.
“L’obietitvo è rilanciare una crescita equa e sostenibile e affrontare il mercato del lavoro, combattendo la precarietà. L’intervento diretto supera i 5,5 miliardi, ma si associano interventi volti a sostenere Regioni e Comuni”.
“Abbiamo approvato un provvedimento per contenere il costo dell’energia e per sostenere il settore automobilistico: mettiamo in campo quasi 8 miliardi, di cui 6 per l’energia e lo facciamo senza ricorrere a scostamenti bilancio”, ha precisato Daniele Franco, spiegando il decreto sui rincari energetici.
“L’obiettivo del decreto è sostenere l’economia in questa fase difficile, abbiamo avuto una performance molto positiva nel 2021, ora vediamo un rallentamento dell’attività in Italia e altri Paesi connesso all’evoluzione dei prezzi dell’energia” precisa il presidente del Consiglio.
“Sul mercato del lavoro ci sono buone notizie: il numero degli occupati è cresciuto in Italia fra gennaio e dicembre di oltre 650 mila unità e il tasso di occupazione è aumentato di 2,2 punti percentuali ritornando al livello di prima della pandemia ma ovviamente ci sono delle criticità a cui ci siamo abituati e a cui non dobbiamo abituarci. La maggior parte dei nuovi dipendenti nell’ultimo anno ha firmato un contratto a tempo determinato e solo un quarto ha firmato un contatto permanente”.
Valgono circa 5,8 miliardi per il secondo trimestregli interventi sulle bollette. Questi comprendono azzeramento degli oneri di sistema sull’elettricità sia per le famiglie che per le Pmi e le imprese più grandi per 3 miliardi, riduzione dell’Iva sul gas al 5% per circa 590 milioni, riduzione degli oneri sul gas per 480 milioni, rafforzamento del bonus sociale per 500 milioni, credito di imposta per le imprese energivore per 700 milioni e per le imprese gasivore per circa 500 milioni. Nel provvedimento oltre al capitolo energia anche l’automotive e la cessione del credito per bonus edilizi e Superbonus.
Arrivano multe e anche carcerazione per il “tecnico abilitato” che, nelle asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi, “espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione”, oppure “attesta falsamente la congruità delle spese”. La reclusione va da due a cinque anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro. Pena aumentata “se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri”. E’ quanto si legge nella bozza del decreto che introduce “misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia”.
“Vogliamo eliminare le restrizioni al più presto possibile, ma non abbiamo ancora una road map specifica. E’ mia intenzione delinearla nei prossimi giorni, in modo da dare certezza a tutti da qui alla fine di marzo”, ha poi precisato Draghi, rispondendo alle domande in merito alle prossime misure.
I COMMENTI. “Il governo è intervenuto per sostenere Regioni e Comuni, per evitare che il caro bollette si traduca nel taglio nella riduzione dei servizi per i cittadini. Sono stati stanziati 400 milioni di euro, 200 milioni per i Comuni. È un segnale importante, di attenzione che arriva come risultato di un lungo lavoro e della sollecitazione della Lega che, per prima, ha avuto chiaro le dimensioni del Problema”. Così Vannia Gava, sottosegretario alla Transizione ecologica e capo dipartimento ambiente della Lega.
“Grazie all’impegno della Lega arriva un segnale concreto da parte del governo per abbattere il costo del caro bollette. Dopo mesi di lavoro e numerosi solleciti da parte di Matteo Salvini, che ha lanciato sin da subito l’allarme rincari, qualcosa si muove. Un inizio sicuramente incoraggiante, ma servono altri passi in avanti. La Lega c’è ed è al governo per aiutare famiglie, artigiani, commercianti, imprese ed enti locali esasperati dagli aumenti esorbitanti di luce e gas” dichiarano i parlamentari della Lega del Fvg Aurelia Bubisutti, Raffaella Marin, Daniele Moschioni, Massimiliano Panizzut e Mario Pittoni.
“Il decreto anti-rincari da 7,5 miliardi è realtà. Grazie al pressing di Matteo Salvini e della Lega al governo, è stato approvato in cdm questo importante passaggio per venire così incontro a imprese, famiglie, artigiani e commercianti. Un segnale concreto che servirà ad abbattere il costo delle bollette, ormai divenute esorbitanti. Però non finisce qua: il governo dovrà fare altri passi in questa direzione. La Lega è in prima linea per combattere questa battaglia a fianco di imprese e famiglie ed è al governo per ottenere risultati concreti per il territorio e per i cittadini”, dichiara in una nota l’europarlamentare e coordinatore Lega Fvg Marco Dreosto.
“Grazie al buon lavoro della Lega, che si è mossa fin da subito contro questa grave emergenza, oggi c’è un segnale importante per abbattere il costo delle bollette e aiutare concretamente imprese e famiglie. La Lega c’è ed è al Governo per aiutare artigiani, commercianti, imprese e famiglie. Si tratta del primo passo significativo del governo per abbattere il costo delle bollette”, così in una nota l’europarlamentare della Lega Elena Lizzi.