Paolo Coppola entrerà a far parte dei consulenti di cui la Presidenza del Consiglio si avvarrà per migliorare la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Il professore associato di Informatica dell’Università di Udine, ex deputato dem tra il 2013 e il 2018, nonché presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione nella Pa tra il 2013 e 2018, è stato chiamato come esperto per aiutare il Governo Draghi.
Il suo obiettivo sarà quello di agevolare la transizione digitale necessaria per colmare il gap informatico che ogni anno, oltre ad allungare i tempi, crea delle perdite economiche di milioni di euro.
Coppola lavorerà a stretto contatto con il ministro all’Innovazione tecnologica e alla Transizione digitale Vittorio Colao ed è molto probabile che il suo apporto ripartirà dalle stesse conclusioni cui era giunto tre anni fa, quando coordinava la Commissione sulla digitalizzazione: investire sul capitale umano attraverso la formazione del personale e l’immissione di nuove forze, in particolare nei livelli apicali.
Come ricordato da Federica Meta su Corcom, il primo sito ad annunciare la notizia, non è un caso che proprio una delle prime azioni avviate da Colao e dal ministro per la pubblica amministrazione Brunetta sia stato il via libera all’assunzione di 2.800 esperti digitali, soprattutto ingegneri e data analyst, per supportare l’attuazione dei progetti del Recovery Plan. Il bando è stato pubblicato martedì 6 aprile in Gazzetta Ufficiale.
L’incarico, ci ha fatto sapere lo stesso ex deputato e attuale vicesegretario del Pd regionale, durerà solamente fino a fine anno e sarà puramente tecnico. Non ricoprendo, dunque, un ruolo politico, Coppola ha preferito non commentare al momento il suo nuovo ruolo.