“La nuova amministrazione cittadina mi ha chiesto la disponibilità a dare una mano sulla questione dei passaggi a livello. Cosa assolutamente in linea con gli obiettivi della mozione che la scorsa legislatura ero riuscito a far approvare praticamente all’unanimità (un solo voto contrario) in consiglio comunale. Perché avrei dovuto rifiutare? Il problema è tutto interno alla maggioranza. Per quanto mi riguarda non vedo alcun caso. Il cosiddetto Nodo di Udine, una volta completato, consentirà di spostare tutto il traffico ferroviario che oggi ancora transita sulla linea storica, migliorando capacità e prestazioni ed eliminando un significativo collo di bottiglia su un punto strategico della rete che fa parte dei corridoi transeuropei”. Lo dichiara Mario Pittoni, ex consigliere comunale a Udine e attualmente responsabile nazionale del Dipartimento Istruzione della Lega, che nel 2018 promosse il tavolo ministeriale sul problema della tratta che taglia in due la città. “C’è stato un incontro – spiega Pittoni – nel quale è stata apprezzata la mia idea di attivarsi per un protocollo di intesa con contenuti vincolanti tra Regione, ministero delle Infrastrutture e Trasporti, RFI e Comune di Udine recante obiettivi, tempi di realizzazione e impegni sulle risorse statali da stanziare, che potrebbe fornire un quadro di certezze, oggi non disponibile in seguito all’emergenza sanitaria e all’andamento ancora zoppicante dell’economia, riguardo l’effettiva disponibilità delle risorse mancanti e le tempistiche di realizzazione di tutti gli interventi necessari a spostare interamente – conclude Pittoni – il traffico ferroviario lungo la linea di cintura”.
Passaggi a livello a Udine, Pittoni: nessun caso, proposta semplicemente apprezzata
Si lavora ad un protocollo di intesa con contenuti vincolanti tra Regione, ministero delle Infrastrutture e Trasporti, RFI e Comune di Udine
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