“In pochissime settimane il Pd è stato precipitato in una fase straordinaria della sua storia, alla quale bisogna saper far fronte con strumenti adeguati, nuovi se serve, anche con un congresso straordinario”. Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, riflettendo sui nuovi equilibri politici dentro e fuori il Pd.
“Abbiamo fatto il nostro congresso andando alle primarie – continua la parlamentare – per eleggere il segretario nazionale e darci una linea politica, che allora era nettamente quella di essere alternativa al governo, che non prevedeva in alcun caso l’alleanza con i 5Stelle e, per quanto si presentisse, non poteva tener conto di una scissione. Ora siamo al governo, alleati con i 5Stelle e reduci da una scissione: il congresso di un anno fa è superato dagli eventi, per tutti”.
“Per questo dobbiamo decidere di fare un congresso straordinario, nelle forme e nei contenuti – precisa Serracchiani -. Non per eleggere un nuovo segretario ma per fare proprio quello che il segretario ha detto all’ultima Direzione nazionale: diamoci un appuntamento cui chiamare tutti i democratici italiani, per discutere e darci un indirizzo politico chiaro per governare, un’identità nuova dopo la scissione”.