“L’Inps corregga subito l’errore nel calcolo delle pensioni e si scusi con le migliaia di persone che sono state danneggiate ricevendo meno del dovuto. Una struttura come l’Inps è al servizio dei cittadini e non sono accettabili errori di questo tipo, ma ancor meno un silenzio che sembra arroganza”. Lo chiede la deputata dem Debora Serracchiani, facendo seguito alle denunce dei sindacati dei pensionati del Friuli Venezia Giulia, che ha segnalato un errore commesso dall’Inps che potrebbe coinvolge circa 100mila persone che percepiscono assegni tra i 1.405 e 2010 euro, cui sono stati detratti gli aumenti concessi dal governo Renzi e pagati lo scorso anno, con la rivalutazione dell’assegno errata anche per il 2020.
Per la parlamentare, che annuncia un’interrogazione al Mef, “l’Inps deve dare immediatamente dettagliata informazione su tempi e modi del rimborso a chi non ha percepito il dovuto. A parti invertite, quando è un cittadino a dovere anche una piccola cifra allo Stato, finisce in una morsa che calcola i minimi interessi sul ritardo. Faccia lo stesso l’Inps con i pensionati e valuti il danno del ritardo”.
“Come apprendiamo oggi dal presidente dell’Inps Giuseppe Tridico – aggiunge Serracchiani – è in corso una riorganizzazione dell’Ente: speriamo che possa contribuire ad evitare il ripetersi di simili brutti errori, oltre a eliminare sacche di privilegio nella dirigenza pubblica”.