Nuove e grandi opportunità di sviluppo si potrebbero profilare all’orizzonte per il Friuli Venezia Giulia e, più in generale, per il Nordest, dopo la pandemia e in conseguenza di alcuni importanti cambiamenti negli equilibri internazionali, come le recenti elezioni in Germania e l’abbandono dell’Afghanistan da parte di Usa ed Europa. Ad affermarlo è stato Arduino Paniccia, docente di Studi strategici presso numerose Università e commentatore, analista e opinionista per testate giornalistica e televisive nazionali e internazionali, intervenuto in occasione del meeting: “Italia, Europa e equilibri tra potenze dopo la prima pandemia globale e l’abbandono dell’Afghanistan”, organizzato dal Lions Club Host Udine nell’ambito del ciclo di incontri sui grandi temi di attualità promosso dal presidente Carlo Delser.
“La politica internazionale – ha commentato Delser -, gli equilibri fra potenze in continuo mutamento ma soprattutto le conseguenze che avvenimenti accaduti a migliaia di chilometri potrebbero avere sul nostro quotidiano e sullo sviluppo del territorio, sono sempre tematiche molto affascinanti. Aver potuto dialogare con il professor Paniccia, che ha risposto puntualmente alle domande del pubblico ben oltre il termine del proprio intervento, ci hanno mostrato come l’attenzione sia alta verso tematiche di politica internazionale, dall’Afghanistan ai rapporti fra Cina e Russia, dal ruolo giocato dall’Europa e dall’Italia di Draghi fino ai possibili scenari futuri. La grande e attiva partecipazione dei soci ha dimostrato che abbiamo colto nel segno proponendo una serata di alto livello”.
L’incontro ha preso le mosse dai fatti accaduti nei mesi scorsi in Afghanistan per narrare gli attuali equilibri fra le grandi potenze Russia e Cina e tratteggiare il ruolo che alcuni altri Stati stanno giocando nello scacchiere internazionale, dalla Turchia, punta avanzata nel Mediterraneo dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shangai, fino alla probabile prossima ascesa di Iran e Pakistan. Secondo Paniccia in un’Europa anch’essa in fase di mutamento, anche e soprattutto dopo le recenti elezioni in Germania, l’Italia potrebbe giocare un ruolo chiave, guidata dal pragmatismo di Draghi e, con essa, anche il Friuli Venezia Giulia, avamposto verso Est.