Si chiama “Trihub” e riguarda direttamente il Porto di Trieste uno dei 30 accordi ai quali apre la porta il Memorandum of undertanding che sarà firmato domani a Roma dal Presidente cinese Xi Jinping e dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“Trihub” è inserito nella lista dei progetti dell’Unione Europea di interesse cinese e vede come protagonisti l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale di Trieste e la CCCC, la China Communications Construction Company.
E’ un accordo diviso in tre parti. La prima riguarda un intervento della CCCC sul nodo ferroviario triestino che per il 70% fa capo a Rete Ferroviaria Italiana. Il progetto ha un valore di 200 milioni di euro, dei quali 160 già finanziati, e comprende anche una serie di investimenti ferroviari nelle aree di Trieste, Villa Opicina, Monfalcone e Cervignano del Friuli.
La seconda parte dell’accordo riguarda un grande impianto logistico da milioni di metri quadrati che i cinesi della CCCC stanno costruendo in Slovacchia, a Kosice. Già oggi, ogni giorno dal porto di Trieste partono treni merci con destinazione la Slovacchia per cui l’Autorità Portuale potrebbe entrare nel nuovo interporto slovacco con una quota di minoranza.
La terza parte, infine, prevede lo sviluppo di progetti in Cina con CCCC, per esempio piattaforme logistiche che potrebbero facilitare l’esportazione di prodotti italiani in Cina.
Una volta firmato l’accordo, ci saranno 90 giorni di tempo per definire i dettagli e le intese nelle quali ci saranno riferimenti espliciti al rispetto delle norme comunitarie dell’Unione Europea alla cui Commissione, comunque, resta la gestione e la mediazione dell’intero progetto.