“L’attenzione manifestata da un colosso della manifattura friulana come Danieli assieme a un gruppo ucraino è positiva e dimostra che sono state giuste le scelte fatte nella scorsa legislatura nazionale e regionale: danno frutti gli investimenti sull’infrastrutturazione, sui collegamenti e su un ruolo di ‘pivot’ attribuito all’Autorità portuale dalla riforma Delrio”. Lo afferma la senatrice Tatjana Rojc (Pd), riferendosi alle notizie di un interesse, della multinazionale friulana Danieli e del gruppo ucraino Metinvest, alla realizzazione di uno stabilimento per la lavorazione dell’acciaio nell’area di Trieste.
“L’accresciuta attrattività dell’area in combinazione con le risorse rese disponibili dal Recovery fund – osserva la senatrice – può far scattare l’atteso salto di qualità e quantità necessari a invertire la decrescita di Trieste, ma anche a trainare settori dell’impresa friulana, come accaduto per la Piattaforma logistica”.
“Confidiamo che l’azione sinergica di tutte le istituzioni dal Governo agli Enti locali – aggiunge Rojc – sapranno accompagnare percorsi di investitori solidi in insediamenti produttivi sostenibili ad alto valore aggiunto. L’individuazione del porto di Trieste come hub strategico nazionale inserito nel Recovery non è una questione locale ma – conclude – ha riflessi economici su tutto il Friuli Venezia Giulia e oltre”.