“L’annunciata soppressione del Tg regionale Rai della notte rappresenta un segnale allarmante, in quanto spoglierebbe i territori di un servizio di informazione di primaria importanza e priverebbe cittadini e istituzioni di uno strumento essenziale di relazione che, specie in questi due anni di emergenza, ha costituito un caposaldo nella lotta alla pandemia”. Lo dichiara il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
“In queste ore – rende noto lo stesso Fedriga – ho già avviato delle interlocuzioni affinché tale patrimonio collettivo non venga sacrificato sull’altare di decisioni aziendali che rischiano di ripercuotersi negativamente sulle comunità locali”.
“La notizia che la terza edizione dei Tg regionali della Rai sarà eliminata ci preoccupa molto. Siamo di fronte all’ennesimo attacco alle strutture territoriali, segno evidente di un progressivo processo di centralizzazione della Rai”, aveva denunciato anche il capogruppo del Patto per l’Autonomia nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Massimo Moretuzzo, aggiungendo che “si tratta di un fatto grave, che mina la possibilità di dare alle comunità regionali un’informazione corretta e completa, della quale oggi c’è estremo bisogno. Soprattutto in considerazione della pandemia in atto e delle conseguenze sociali che questa sta determinando”.
“A questo si aggiunge la colpevole inadeguatezza della Rai – continua la nota – sul rispetto delle norme vigenti a tutela delle minoranze linguistiche. Ricordiamo ancora una volta che, a questo proposito, la nuova Convenzione sulla lingua friulana nel servizio pubblico radiotelevisivo, dopo diverse proroghe, non ha portato risultati significativi rispetto alle legittime richieste delle comunità di lingua friulana. Evitando di affrontare, ancora una volta, la vera questione: la costituzione di una redazione giornalistica in grado di fare informazione in friulano, attraverso l’assunzione di giornalisti qualificati e di provata esperienza e la realizzazione di una vera sede operativa a Udine, dotata di spazi, strutture e personale adeguato”.
“Non è accettabile che, mentre altre sedi regionali continuano con le assunzioni nei settori delle lingue minoritarie, come sta succedendo nella sede Rai di Bolzano, in Friuli Venezia Giulia, a fronte di un progressivo depauperamento della sede di Udine, non si affronti il tema con serietà, limitandosi a bandire un concorso per l’assunzione di due apprendisti di lingua friulana, per definizione senza esperienza. Chiediamo quindi che la Giunta regionale – conclude Moretuzzo – si attivi immediatamente per scongiurare l’eliminazione della terza edizione dei Tg regionali e per chiedere finalmente l’applicazione delle norme vigenti in tema di tutela delle minoranze linguistiche. Norme che anche la Rai è tenuta a rispettare”.
“L’informazione fornita dalla redazione giornalistica della sede Rai del Friuli Venezia Giulia è storicamente un punto di riferimento per i cittadini che con gli ascolti hanno dimostrato di seguire e apprezzare in misura anche superiore ad altre regioni: dovrebbe essere valorizzata e implementata, non tagliata. In ogni caso il calcolo di un risparmio irrisorio non può essere sovrapposto a una programmazione che è posti di lavoro e servizio alla comunità, ancor più importante in una Regione autonoma e con specificità culturali e linguistiche. Invitiamo il presidente Fedriga a portare subito la questione in Conferenza delle Regioni, dove auspichiamo raccolga un consenso largo e trasversale da spendere nei confronti dei vertici della Rai”. Lo dichiara il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, dopo che è stata annunciata la decisione di eliminare, da gennaio, l’edizione notturna dei Tg Rai delle redazioni regionali.
Il taglio dell’edizione notturna dei Tg regionali Rai annunciato dall’azienda pubblica “è un attacco all’autonomia dei territori, a maggior ragione per quanto riguarda Regioni e Province autonome, e, oltre a paventare un risparmio di spesa al limite dell’irrilevante nell’ambito del budget complessivo, penalizza fortemente le comunità locali profilando il rischio di omologare l’informazione attraverso un accentramento sempre più marcato e romanocentrico, irrispettoso delle diversità che caratterizzano in generale l’Italia e, nello specifico, un Friuli Venezia Giulia multiculturale e multilinguistico”.
Ne è convinto il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, che oggi ha ricevuto a Trieste una delegazione sindacale della Rai Fvg, recependo “una forte preoccupazione per un taglio spesso minacciato ma ora vicino ad essere attuato a partire dal prossimo gennaio”.
Anticipando i temi di una lettera indirizzata all’amministratore delegato Rai, Carlo Fuortes, e al direttore della TgR, Alessandro Casarin, il presidente dell’Assemblea legislativa ha ricordato i recenti colloqui con i vertici dell’emittenza nazionale per il rinnovo della convenzione sulla trasmissione di programmi radio e tv nelle lingue minoritarie, rilevando in proposito “una palese incongruenza tra l’annunciata volontà Rai di valorizzare le specificità regionali, dando loro sempre più voce e visibilità, e la scelta di penalizzare i TgR che, oltre a fornire un servizio essenziale per la popolazione anche nelle località più disagiate, con tutte e tre le edizioni garantiscono le punte più alte d’ascolto di Rai3”.
Concordando che la cancellazione del TgR Notte provocherebbe un “inaccettabile vuoto informativo di quasi mezza giornata”, Zanin ha quindi preannunciato che interesserà della questione anche la Conferenza dei Consigli regionali, di cui è vicepresidente, inserendo l’argomento all’ordine del giorno di una delle prossime riunioni. “Portare a compimento un taglio informativo con l’unico risultato possibile quello di danneggiare le comunità locali – ha concluso il presidente – si rivelerebbe un autogoal per la Rai che, questo è l’auspicio, il buon senso porterà a scongiurare”.
“Il taglio della terza edizione del Tgr, decisa dai vertici Rai, è una doccia fredda sul panorama dell’informazione nazionale. Ma ancor più gravi sono gli effetti di questa scelta in Friuli Venezia Giulia, dove la annunciata cancellazione del Tg notturno si somma al deludente bilancio della nuova Convenzione sul friulano, recentemente stipulata dopo anni e anni di proroghe, ma senza gli sperati effetti sul potenziamento della redazione giornalistica e della programmazione”. È quanto dichiarano in una nota unitaria i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Friuli Venezia Giulia, Villiam Pezzetta, Alberto Monticco e Matteo Zorn. Nell’esprimere “solidarietà e vicinanza ai lavoratori della Rai”, i sindacati confederali chiedono a Giunta regionale e Parlamentari del Fvg di “farsi portavoce nei confronti dei vertici Rai dell’esigenza, particolarmente sentita in questo periodo di pandemia, di non ridimensionare il fondamentale ruolo del servizio pubblico in Italia e in regione”.