Anche a Udine, le Primarie del Pd sono state una festa della democrazia. “In città – analizza Cinzia Del Torre, consigliere comunale e Presidente Pd Udine – hanno votato circa 300 persone in più rispetto alle precedenti primarie. In piazzale Chiavris, dove il gazebo avrebbe dovuto chiudere alle 16 (per via delle basse temperature e della scarsa illuminazione), per trasferisi con tutto il seggio a Godia (dove c’era già un seggio contemporaneamente aperto dalle 8 del mattino), ha, invece, dovuto restare aperto, proprio lì e consentire il voto fino alle 20, per via delle persone che continuavano ad affluire. Iscritti e militanti, me compresa, hanno lavorato, dopo le 18, alla luce di lampade, torce e candele portate da casa. Vedere ancora una volta le persone in coda per esercitare il democratico diritto di voto è stata una vera emozione”, continua Del Torre.
“Si è trattato di un voto per cambiare e la scelta che ha visto prevalere Zingaretti è stata nettissima, con un successo del nuovo Segretario, a Udine (oltre 75%), al di sopra della media nazionale. I cittadini, anche a Udine, hanno chiesto che il Partito Democratico volti pagina e sia il perno di un cambio di passo nel centrosinistra. L’Amministrazione comunale, inerte e stanca anche se non è passato nemmeno un anno dalle elezioni amministrative, che sa di non mostrare alcun entusiasmo e nessuna passione nell’amministrare la città, temeva questa reazione dei cittadini e ha tentato in ogni modo di impedire questa festa della democrazia. L’assessore Perissutti dopo aver negato le sale, ha poi deciso che al Pd ne sarebbero bastate due. Invece, iscritti e militanti hanno trovato altri spazi e gestito contemporaneamente ben 9 seggi, in tutta la città. L’impegno di tutti e tutte ha aperto il cuore di chi sentiva il bisogno voltare pagina. È evidente che la volontà espressa dagli udinesi, votando alle Primarie, non era solo quella di scegliere il Segretario del Pd, ma anche di manifestare grande insoddisfazione per le politiche nazionali, regionali e comunali. Fontanini, che ha vinto per 280 voti è avvisato!”, continua Del Torre.
“Si sono recate ai seggi persone che non hanno ancora piena e totale fiducia nel Partito Democratico (alcuni l’hanno avuta in passato, altri mai), ma che sentono l’esigenza dell’alternativa politica che, senza una guida chiara del PD, non ci può essere. Dare la parola alla democrazia è sempre un successo!”, conclude la presidente Pd di Udine.