Rafforzare il ruolo del Comitato delle Regioni per dare voce a milioni di cittadini nelle scelte sulla nuova Europa. Di questo ha parlato oggi Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, durante la riunione della commissione Civex, che si occupa di cittadinanza, governance e affari istituzionali nell’ambito dell’istituzione europea. “Il nostro obiettivo – ha riferito Zanin, che è vicepresidente della Civex – è costruire un’alleanza tra il Comitato delle Regioni e il Parlamento Europeo, per instaurare un rapporto costruttivo con Consiglio d’Europa e Commissione”.
“Ringrazio l’onorevole Antonio Tajani – ha proseguito il presidente del Cr Fvg – per la sua proposta di rendere più forte il ruolo del Comitato delle Regioni, e vi informo che a livello di Conferenza delle assemblee legislative italiane stiamo lavorando a un documento condiviso che chiede un ruolo più attivo per le autonomie locali. Da coordinatore delle politiche europee in seno alla Conferenza, ritengo che dall’Italia debba partire una forte proposta in tal senso, per poter incidere sulla strategie della nuova Unione Europea. E la Conferenza sul futuro dell’Ue rappresenta una grande occasione di dibattito per rideterminare ruoli e competenze”.
“Il nuovo corso che si è sviluppato in Libia parla di diritti e di unità territoriale: elementi che fanno ben sperare per concretizzare un progetto reale dalla grande importanza strategica. Le problematiche legate alle zone centrali della frontiera meridionale dell’Europa, inoltre, costituiscono per l’Ue una delle sfide più importanti da affrontare in termini di integrazione e di sviluppo”, ha evidenziato Zanin al Civex.
La riunione dell’organismo, una delle sei Commissioni previste in seno al Comitato europeo delle Regioni (CdR), era incentrata sull’esame di un documento congiunto della Commissione e dell’Alto rappresentante dell’Unione europea che, nei prossimi mesi, troverà spazio prima nel calendario della stessa Civex e poi in quello della sessione plenaria del CdR.
Moderati dal deputato tedesco Mark Speich (sottosegretario di Stato per gli Affari federali, europei e internazionali del land Renania settentrionale-Vestfalia) i lavori prevedevano l’illustrazione preliminare di un rapporto sul tema del partenariato rinnovato con il vicinato meridionale da parte del catanese Vincenzo Bianco, ex ministro e rappresentante del Partito socialista europeo (Pse).
“Già da alcuni anni, attraverso l’Iniziativa di Nicosia e grazie al supporto del ministero degli Interni, il Friuli Venezia Giulia – ha ricordato Zanin – ha iniziato un percorso volto a stimolare una politica di sviluppo lungo le coste libiche. Abbiamo attivato, pur nelle difficoltà, una serie di relazioni tra formatori nel settore della pesca, operatori e addetti alle strutture per dare vita a una serie di attività di training settoriali proprio sul territorio libico”.
“Insieme a svariate municipalità – ha specificato il presidente del Cr Fvg – sono state avviate importanti relazioni, attraverso un’attenta comunicazione e la condivisione degli obiettivi, per far sì che il sistema del pescato libico abbia tutte le caratteristiche per essere successivamente importato nell’ambito della Comunità europea”.
“La Provincia di Trento – ha concluso Zanin – ha recentemente attivato un ulteriore progetto, denominato Rebuild, proponendo una serie di ulteriori azioni di sviluppo dei rapporti con la Libia. La Regione Fvg si è inserita anche in questo ambito per completare il suo progetto di training e pervenire così a percorsi di certificazione europea del pescato, effettuata direttamente in quei luoghi. Una progettualità che ha trovato la più ampia condivisione da parte delle municipalità, dei pescatori e dei cittadini libici, costituendo uno straordinario esempio di collaborazione finalizzata allo sviluppo tessuto economico di porti e comunità”.
“Mi unisco alle parole del Presidente del Consiglio Zanini: una più stretta collaborazione tra il Parlamento Europeo e il Comitato delle Regioni è fondamentale per rafforzare il peso del Comitato nel disegno istituzionale europeo e per dare concretezza e nuova vita all’idea di prossimità europea. Gli enti locali e gli enti territoriali di prossimità devono essere sfruttati in modo da permettere a milioni di cittadini di costruire l’Europa del domani. I comuni possono diventare i veri veicoli di integrazione europea nel prossimo futuro se si riuscisse a farli comunicare direttamente e stabilmente con le Istituzioni europee”, dichiara in una nota il deputato di Forza Italia, Guido Germano Pettarin.