Rafforzare la già proficua e costante collaborazione tra Regione Friuli Venezia Giulia e Corte dei Conti, per affrontare le sfide che attendono la comunità regionale nel 2020 e nel 2021 dopo la crisi generata dall’emergenza sanitaria. L’obiettivo comune che unisce le due istituzioni è quello di operare con rigore e cautela nei prossimi mesi, senza sottovalutare il pericolo che minori entrate potrebbero pesare sul bilancio regionale e cooperando come e più che in passato, per assicurare una ripresa economica efficace a sostegno del tessuto economico e produttivo e rispondente alle esigenze dei cittadini. È l’auspicio del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga espresso a margine dell’illustrazione del Giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2019 da parte della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti.
Condividendo l’invito alla prudenza espresso dalla Corte dei Conti per l’incertezza che caratterizzerà i prossimi mesi, il governatore ha ricordato come l’attuale Amministrazione abbia deciso di ponderare con attenzione le scelte da adottare, evitando di mettere in campo misure nell’immediato, perché rischierebbero di non essere sufficientemente incisive per l’attuale perdurare della pandemia e l’impossibilità di valutare quale sia il reale l’impatto del Covid-19 sulle finanze regionali, considerato l’attuale blocco dei licenziamenti e il rinvio del pagamento dei tributi.
Il governatore ha quindi riferito della forte interlocuzione avuta negli ultimi mesi con l’Esecutivo nazionale per quanto attiene ai rapporti finanziari Stato-Regione, un dialogo nel quale proficua è stata la collaborazione e l’impegno di tutte le amministrazioni regionali nel tutelare al meglio le prerogative e le necessità dei territori.
Con l’accordo siglato nel mese di luglio e approvato dalla Conferenza delle Regioni, il Friuli Venezia Giulia è tenuto a una minore contribuzione rispetto alla quota sancita dai Patti del 2019, una condizione che a giudizio del governatore consentirà di affrontare le minori entrate stimate e permettere l’equilibrio del bilancio. A ulteriore garanzia del territorio, l’accordo prevede la ridefinizione dei nuovi rapporti finanziari Stato-Regione con l’obiettivo di stabilire maggiore equilibrio tra autonomie del Paese, considerato che il Friuli Venezia Giulia è tenuto a versare un contributo straordinario al saldo di finanza pubblica maggiore rispetto alle altre Regioni speciali, pur ricevendo minor gettito derivante dalle compartecipazioni.
Riferendosi alle politiche adottate, il governatore ha infine ricordato il percorso intrapreso nell’ambito delle autonomie locali che ha segnato un nuovo rapporto con i Comuni e ha superato l’annosa questione legata all’extragettito Imu. Nel settore sanitario, malgrado le difficoltà legate all’emergenza, prosegue la generale riorganizzazione funzionale del sistema che punta a razionalizzare i servizi ed evitare sovrapposizioni tra i diversi nosocomi per fornire migliori prestazioni ai cittadini.
Soddisfazione per il Giudizio di parifica pronunciato dalla Corte dei Conti è stato espresso dall’assessore alle Finanze Barbara Zilli, segno di come la strada intrapresa con un rigoroso processo di razionalizzazione della spesa sia corretta soprattutto in questo delicato momento caratterizzato dall’emergenza sanitaria e sprone per la Regione a proseguire in questa direzione, tesa a tutelare gli interessi della collettività e a garantire il rigore e la legalità finanziaria e contabile dell’azione amministrativa.
“La Corte dei Conti evidenzia che la riforma della sanità voluta dal centrodestra non porta nella giusta direzione. In particolare, emerge una preoccupazione per la tenuta dei conti e per l’assenza di meccanismi di gestione e di controllo della spesa, al punto da non rendere paragonabile la nostra situazione con quella delle altre Regioni e avviare un serio confronto”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando il Giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2019, reso dalla Procura regionale della Corte dei Conti.
Per Shaurli “si evidenzia che la riorganizzazione non è servita a evitare un continuo ricorso all’aumento delle risorse finanziarie del sistema sanitario. E grave è la forte mancanza di adeguamento alla normativa nazionale proprio dell’assistenza territoriale, una delle grandi assenti nella gestione dell’emergenza Covid a causa della mancata organizzazione e del basso coordinamento del nostro sistema, che ha accentrato unicamente negli ospedali la risposta Covid, lasciando soli i medici di base. Ovvio quindi che la Regione sia criticata anche per l’eliminazione dei Centri di Assistenza Primaria, cioè i luoghi dove i medici di base potevano mettere assieme forze e competenze”.
“Letto unitamente alla preoccupazione che qualche giorno fa ha espresso la Giunta Regionale per la spesa sanitaria, al punto da non stanziare oltre 60 milioni di euro ancora disponibili con l’avanzo di amministrazione – rileva Shaurli – quanto evidenziato oggi dalla Corte fa ritenere una volta di più che la gestione finanziaria della sanità sia sfuggita di mano, e certo la risposta non può essere il raddoppio delle risorse ai privati deciso da Fedriga. In questo contesto – conclude – le preoccupazioni di operatori, sindacati e cittadini manifestate in questi giorni sono più che mai giustificate”.