Dal 14 agosto del 2018 tutti abbiamo negli occhi le sconvolgenti immagini del crollo del Ponte Morandi a Genova. Da quella tragedia sono derivate una maggiore attenzione alla sicurezza delle infrastrutture e una serie di norme più accurate sui controlli, entrate in vigore nel 2022. Fvg Strade ha monitorato tutti i 1.000 ponti (compresi anche viadotti, sottopassi e sovrappassi, cavalcavia e opere minori di attraversamento idraulico, pari a circa un ponte a chilometro) sulla propria rete di competenza, aggiornando costantemente un piano di manutenzione straordinaria: sulla base delle situazioni riscontrate è stata stilata una lista di priorità.
In base a questa lista, la Regione ha recentemente approvato un programma di 39 interventi per la messa in sicurezza di ponti e viadotti del territorio, che saranno finanziati in parte dal Ministero delle infrastrutture (per quasi 81 milioni di euro) e in parte dalla stessa Regione (per altri 10 milioni). L’intervento più corposo e più oneroso riguarda il ponte di Dignano, che costerà 38 milioni di euro nell’ambito di un quadro economico complessivo che supera i 46 milioni.
“In generale ponti e viadotti nella nostra regione non destano preoccupazione dal punto di vista della sicurezza, ma alcune opere sono necessarie – spiega Pietro Filipuzzi, ingegnere responsabile dell’unità operativa per la manutenzione straordinaria dei ponti e viadotti di Fvg Strade -. La numerosità e la varietà delle infrastrutture per tipologia, età, materiali fa sì che gli interventi siano molto diversi tra loro. Il ponte di Dignano fa parte della Strada regionale 464, un’arteria importante per i traffico in Friuli. Ecco perchè l’azione prevista comprende l’allargamento della piattaforma stradale, con l’aggiunta della corsie di emergenza per entrambi i sensi di marcia e di due tratti di pista ciclabile. Come è ovvio l’allargamento presuppone nuovi carichi sulla struttura e conseguenti interventi di consolidamentodei pilastri di fondazione e di protezione dall’azione dell’acqua del Tagliamento. Inoltre si adegueranno anche i paracarri”.
In termini di realizzazione il progetto avrà tempi lunghi. “Abbiamo 8 anni di tempo per utilizzare i fondi stanziati – prosegue Filippuzzi -. Attualmente sappiamo cosa dobbiamo fare, ma ovviamente il progetto va definito anche insieme alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio, dal momento che il ponte di Dignano, costruito nel 1923, è un’opera tutelata. Poi si procederà alla gara d’appalto e successivamente si aprirà il cantiere”.
Gli interventi approvati recentemente dalla Regione nonsono gli unici in programma sulle infrastrutture del nostro territorio. “Vi sono altre opere già in corso – aggiunge il presidente di Fvg StradeRaffaele Fantelli -, in particolare la sostituzione dei giunti sull’intera rete in gestione, la ristrutturazione del viadotto sul Rio Uccelli sulla Statale 13 a Pontebba e il totale rifacimento del ponte sul Fella sulla Statale 52. Per i primi due sono in corso le procedure di gara per un valore complessivo superiore ai 12 milioni di euro, mentre per il ponte sul Fella a breve sarà chiusa la fase di progettazione con l’obiettivo di indire le procedure di gara non oltre l’inizio del prossimo anno”.