Oggi, Giorno del Ricordo, la politica chiede l’eliminazione dell’onorificenza del cavalierato della Repubblica conferita nel 1969 dal Presidente Saragat al maresciallo Josip Broz Tito.
“È venuto il momento che le istituzioni italiane si scusino per tutti i decenni nei quali si sono girate dall’altra parte e per ‘realpolitik’ hanno sminuito, negato e tralasciato i drammi che si sono verificati nei nostri territori. Il nostro Paese – ha esortato il presidente del Fvg Massimiliano Fedriga – deve mettersi in discussione per le posizioni del passato che hanno visto addirittura consegnare una onorificenza a Tito. Oggi chiediamo una presa d’atto e l’abrogazione immediata della norma che ha reso possibile questo scandalo. La Regione farà pressione verso il Parlamento affinché si proceda, senza più esitazioni, in questa direzione”.
“Intendiamo dare voce all’iniziativa che intende togliere al maresciallo Josip Broz Tito l’onorificenza del cavalierato della Repubblica che l’Italia gli consegnò in tempi in cui ci si volgeva dall’altra parte rispetto al dramma delle foibe e dell’esodo, per restituire fino in fondo la responsabilità di questi gravi fatti a chi ce l’ha e consegnarli una volta per sempre alla storia”. Così il presidente del Consiglio Pietro Mauro Zanin.
“La Camera calendarizzi al più presto la proposta di legge della Lega per revocare l’onorificenza ‘Al merito della Repubblica italiana’ a Tito – il deputato della Lega Massimiliano Panizzut -. Mantenere un simile riconoscimento all’infoibatore di italiani è una palese contraddizione: sia con le incontrovertibili testimonianze storiche, in base alle quali al dittatore jugoslavo vengono attribuite precise responsabilità dirette nell’attuazione della feroce pulizia etnica avviata dal 1943 nei confronti dei nostri connazionali in Venezia Giulia, Istria e Dalmazia, sia con la legge istitutiva del Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e della concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati”.
“Giace ormai da un anno nei cassetti della Camera dei deputati la mozione con cui chiedo l’impegno del governo a revocare l’onorificenza concessa nel 1969 al maresciallo Tito che, ancora oggi, risulta essere Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. E’ quanto afferma Sandra Savino, deputata e coordinatrice di Forza Italia per il Friuli Venezia Giulia.
“Una cosa ignobile, perché Tito si è macchiato di una serie di crimini tra i quali quelli perpetrati nelle terre giuliano-istriano-dalmate ove migliaia di italiani, tra cui oppositori al regime comunista, furono uccisi e gettati nelle foibe, una vera e propria pulizia etnica, attuata nel secondo dopoguerra, nei confronti delle popolazioni italiane. Oggi, nel Giorno del Ricordo, chiedo un impegno solenne al Presidente Fico ed a tutti i capigruppo della Camera: calendarizziamo questa mozione e revochiamo questa vergognosa onorificenza”.
“La Giornata del Ricordo è stata istituita nel 2004 dopo una lunga battaglia della destra affinché la memoria delle foibe potesse finalmente emergere in tutta la sua drammaticità e messa a conoscenza del popolo italiano – dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato, Luca Ciriani -. Oggi, nonostante il giustificazionismo e il negazionismo che ancora tentano di oscurare una delle pagine più tragiche della storia nazionale, possiamo registrare una presa di coscienza più profonda. In ogni caso il fenomeno di negare è ancora presente nella cultura, nell’informazione e talvolta anche a livello istituzionale locale. Per questo avevo presentato a maggio 2019 una proposta di legge per condannare e contrastare, con assoluta fermezza, chiarezza e coerenza, anche il fenomeno del negazionismo di una delle pagine più oscure della storia d’Italia. Una proposta che si aggiunge al ddl che avevamo presentato sia in Senato e sia alla Camera per revocare l’onorificenza al Maresciallo Tito, le cui truppe comuniste si macchiarono di azioni violentissime tra cui appunto proprio l’infoibamento di migliaia di italiani innocenti. Nel centenario della nascita di Norma Cossetto sentiamo più forte il richiamo affinché la verità sui massacri delle foibe resti vivo nella coscienza nazionale e per questo mi auguro che la mia proposta possa essere al più presto essere discussa in Parlamento”.