“Una categoria con cui si deve riprendere il dialogo per fare assieme un percorso di riordino e chiarificazione normativa, al cui termine dovrebbe esserci il riconoscimento giuridico della professione. Le fragilità di numerose categorie di lavoratori finora erano forse meno evidenti ma il Covid le ha rese molto pesanti”. Lo ha detto la presidente della commissione Lavoro della Camera Debora Serracchiani, nel corso di un incontro con una rappresentanza della Fedaiisf, la Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco, guidata dal presidente Antonio Mazzarella.
Durante il colloquio, dai rappresentanti di categoria è stato ricordato che che gli informatori del farmaco sono “l’unica categoria di lavoratori normata tra 18 leggi, ma priva di un riconoscimento giuridico, con la stragrande maggioranza degli operatori vincolati a contratti provvigionali”. E’ stato inoltre spiegato che la situazione attuale “ha messo in luce una serie di incongruenze, dal momento che l’ultimo Dpcm permette agli informatori del farmaco di lavorare seguendo le regole di accesso delle strutture, ma di fatto l’accesso viene inibito da ospedali e aziende sanitarie”.
L’istanza di istituzione di un albo con inserimento tra le professioni sanitarie è stata depositata al Ministero e una proposta di legge è attualmente incardinata nella commissione Affari sociali della Camera.
“Approfondiremo assieme le questioni sollevate che riguardano la natura lavoristica e contrattualistica della professione, coinvolgendo le altre commissioni competenti sugli altri aspetti”, ha assicurato Serracchiani, con cui i rappresentanti degli informatori scientifici del farmaco hanno già stato stabilito un successivo appuntamento.