“Nel Decreto Energia è previsto lo scorrimento delle graduatorie riferite ai progetti, ammessi ma non finanziati, del bando del Ministero dell’Interno per la rigenerazione urbana dei comuni. Si compie così uno degli ultimi passaggi risolutivi per la realizzazione di interventi utili alla prevenzione del disagio sociale, presente anche nelle nostre comunità”. Lo annuncia il deputato del M5S Luca Sut, già intervenuto di recente nel dibattito politico scaturito a seguito del mancato finanziamento dei progetti di rigenerazione cittadina orientati al contrasto della marginalità sociale di molti comuni del Nord Italia. Lo stanziamento delle risorse era stato inizialmente previsto nella Legge di Bilancio 2020, per poi confluire nella Missione 5 del Pnrr.
“Con l’imminente pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale, si compie l’atteso passaggio verso il risanamento di una questione che ha visto la piena disponibilità del Governo, pronto nell’accogliere la richiesta di quei territori in cui, Comuni che avevano presentato progetti di rigenerazione meritevoli di essere finanziati, si erano visti in un primo tempo esclusi a causa dell’applicazione dell’Indice Istat di vulnerabilità sociale e materiale”, spiega il capogruppo M5S in Commissione Attività produttive della Camera.
“Subito dopo l’uscita delle graduatorie che scontentavano alcune amministrazioni del FVG e molte del Nord Italia, il nostro Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà attivava un canale di dialogo con il MEF. Si è così giunti nell’arco di due mesi al reperimento delle risorse finanziarie aggiuntive che, come disposto all’Art. 28, ammontano a 905 milioni. Sarà un decreto dell’Interno, da emanarsi entro il 31 marzo prossimo, ad assegnare le risorse – prosegue – nel limite complessivo di 40 milioni di euro per l’anno 2022, 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 285 milioni di euro per l’anno 2025 e 280 milioni di euro per l’anno 2026″, riprende il deputato friulano.
“Con il rafforzamento della misura di rigenerazione urbana, ci avviamo dunque verso il finanziamento di validi progetti che sapranno dare un valore aggiunto, in termini di inclusione sociale, ai nostri centri urbani, tra cui Pordenone e Udine. A prova del fatto che le nostre non erano promesse da marinaio, ma l’anticipazione di un impegno concreto del Governo per l’esito positivo di un’esclusione che andava sanata” ricorda Sut, al centro di un’aspra polemica sul tema, dove erano intervenuti anche il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani e alcuni eletti del Carroccio.
“Ci credo poco – conclude Sut – ma chissà che qualche primo cittadino, o esponente leghista, non faccia un passo indietro rispetto a quanto dichiarato, magari scusandosi per avermi messo in dubbio quando annunciavo che i fondi aggiuntivi sarebbero arrivati”.
“Un ottimo risultato, ottenuto grazie all’impegno del MoVimento 5 Stelle, in particolare del ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, e del portavoce alla Camera, Luca Sut”. Così il consigliere regionale pentastellato, Mauro Capozzella, commenta lo stanziamento di ulteriori 905 milioni di euro a livello nazionale, a favore di progetti di rigenerazione urbana. “Un intervento voluto per ridurre le situazioni di degrado ed emarginazione sociale, e che va a integrare un primo finanziamento da 3,4 miliardi – ricorda Capozzella -. Uno stanziamento che però aveva finito per escludere alcune realtà, soprattutto del Nord Italia, che ora potranno usufruire di questi fondi dedicati ai progetti del Pnrr”.
“Risorse che interesseranno anche il Friuli Venezia Giulia, in un primo momento penalizzato dal riparto, con la sola Monfalcone tra i beneficiari – ricorda il consigliere M5S -. Grazie all’interessamento dell’onorevole Sut e all’attenzione del ministro D’Incà, oltre 50 milioni di euro arriveranno nella nostra regione, finanziando progetti in tutta la regione”.