Il Comune di Fogliano Redipuglia recede dall’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, e disconosce l’accordo sulla distribuzione degli immigrati. Si tratta del Piano Nazionale di riparto concordato tra l’Anci e il Governo, che prevede di distribuire gli immigrati richiedenti asilo in tutti i Comuni in misura proporzionale alla popolazione residente.
In particolare viene definito il numero di 2,5 immigrati ogni mille abitanti e per i comuni con meno di 2mila abitanti fino a un massimo di 10 immigrati. L’accordo siglato stabilisce, inoltre, che il Comune che aderisce volontariamente allo Sprar, Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo, accogliendo un numero di immigrati conforme all’accordo, è esente da ulteriori forme di accoglienza.
Se il comune non accetta ‘volontariamente’ i 2,5 immigrati per mille abitanti può essere minacciato di assegnazione forzosa di quote di richiedenti asilo senza alcuna concertazione. Per attivare questo programma di distribuzione coattiva su tutti i Comuni della Provincia, la Prefettura di Gorizia ha indetto un’apposita selezione di cooperative per gestire l’accoglienza di 600 persone fino a dicembre 2018, per un importo complessivo di quasi 16 milioni di euro.
La giunta comunale di Fogliano Redipuglia, “fermo restando che l’Anci non ha il potere di assumere accordi giuridicamente vincolanti per questo comune, non riconosce l’obbligatorietà di qualunque accordo sottoscritto da Anci con particolare riferimento all’accoglienza di immigrati” sottolinea il Primo Cittadino Antonio Calligaris. “L’adesione all’associazione non è più in linea con le finalità di tutela dei piccoli comuni”.
“Sicuramente – conclude Calligaris – con un simile accordo l’Anci non tutela le effettive esigenze dei cittadini di una possibile impugnazione del bando prefettizio, ove se ne ravvisino i presupposti. E’ chiaro che adotteremo ogni misura o atto giuridico possibile per contrastare politiche che possono compromettere diritti fondamentali della nostra cittadinanza”.