“L’ultimo episodio di rissa tra richiedenti asilo accaduto all’interno dell’ex caserma Cavarzerani, certifica che la struttura è giunta al collasso”, si legge in una nota del consigliere comunale di Udine, Vincenzo Tanzi. “Comportamenti violenti da persone ospitate e mantenute che nulla hanno a che fare con l’accoglienza. Dopo gli episodi di droga e di molestia, i richiedenti asilo non potevano farsi mancare la rissa. Non importa per quale motivo sia scaturita, se per futili motivi o altro, è evidente che i circa 800 profughi ospitati nella struttura stanno evidenziando problemi di convivenza reciproca”.
“Un atteggiamento che come più volte denunciato è frutto del numero elevato presente in città. Siamo a quota 1.500 il triplo della dotazione che la Regione Friuli Venezia Giulia si era impegnata di rispettare per Udine. Quello che da oltre tre anni stiamo ripetendo di un’accoglienza governata e strutturata sta sempre di più prendendo una piega incontrollabile, basta vedere i continui arrivi e gli innumerevoli bivacchi nelle piazze, nelle aiuole e nelle varie tettoie private sparse in città”, continua Tanzi. A prescindere cosa sia successo, questo comportamento non può essere tollerato e non può passare inosservato, figuriamoci se sottaciuto. Auspichiamo che appena identificati e accertate le cause da parte delle autorità competenti, sia negato ogni forma di accoglienza”.
“Ciò non toglie che tutti questi episodi saranno oggetto di approfondimento nella prossima commissione politiche sociali, dove all’ordine del giorno c’è il tema profughi e richiedenti asilo”, conclude il consigliere Tanzi.
“Ma questi, non erano tutti miti e tranquilli? Quanto sta accadendo in queste ore alla Cavarzerani è il segnale inequivocabile che la gestione degli immigrati è assolutamente fuori controllo, caratterizzata da una accoglienza a tutti i costi e da una visione assolutamente miope del fenomeno dell’immigrazione”. Interviene così Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord, sui disordini scoppiati questa mattina all’interno della ex caserma Cavarzerani a Udine.
“Mi auguro – aggiunge Zilli – che in merito vengano subito presi provvedimenti e revocati i benefici relativi allo status di richiedente asilo a coloro che sono stati segnalati e fermati dalle forze dell’ordine. Il rischio che si creino situazioni di tensione sociale è ormai una realtà e questi fatti lo provano – conclude Zilli – ringraziamo sentitamente la presidente Serracchiani per aver aperto le porte del Friuli Venezia Giulia a chiunque”.