Passerà al vaglio del consiglio comunale, con ogni probabilità, nella seduta del 10 ottobre, il bilancio consolidato approvato dalla Giunta di Ronchi dei Legionari nei giorni scorsi. “E’ un documento che rappresenta la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di un gruppo di società, denominato Gruppo amministrazione pubblica – GAP, elaborato dall’ente capofila, nel nostro caso il Comune, nel quale rientrano gli enti strumentali controllati o partecipati, le società controllate e le società partecipate”, spiega l’assessore alle finanze, Enrico Papais.
L’amministrazione comunale ronchese redige il bilancio consolidato adottando il metodo proporzionale, ossia il metodo di rilevamento che aggrega il bilancio del Comune con i dati al 31 dicembre degli altri soggetti appartenenti al gruppo, per un importo proporzionale alla quota di partecipazione.
“Dall’analisi dei dati economici – sono ancora le parole di Papais – emerge che, rispetto all’anno precedente, i componenti positivi di gestione sono diminuiti di 255.032 euro, passando dai 20.936.735 del 2020 ai 20.681.702 euro del 2021. I componenti negativi ammontano invece a 19.266.240 euro, contro i 18.007.071 dell’anno precedente, registrando un incremento pari a 1.259.169 euro”.
“Dalla differenza tra questi risultati emerge dunque un margine positivo pari a 1.415.462 euro”. La gestione finanziaria ha contribuito al risultato di gestione per 575.889 euro, derivante dalla differenza tra proventi ed oneri finanziari del gruppo, mentre il totale dei proventi ed oneri straordinari è pari a 329.306,70, euro in netto calo rispetto al 2020. Il risultato dell’esercizio di gruppo è pari a 928.941,32 euro, in calo di 1.850.382 rispetto all’esercizio 2020 per effetto principalmente del consolidamento dei conti delle partecipate. Lo stato patrimoniale pareggia su un totale di 82.579.442 euro, ovvero 165.000 euro in più dell’anno precedente”.
La maggior parte di questo dato è rappresentato dalle immobilizzazioni che ne fanno la parte del leone per 56.668.830 euro, seppur in lieve calo. Per quanto concerne i crediti, pari a 11.888.726 euro, superiori rispetto all’anno precedente di circa mezzo milione di euro, la parte più significativa è data dai crediti per trasferimenti e contributi. Parimenti, da un anno all’altro, sono anche diminuiti i debiti. Si è passati da un totale di 16.993.789 del 2020 a 15.627.500 dell’anno preso in considerazione, dato quest’ultimo abbastanza significativo.
“Dall’analisi dei dati di bilancio, emerge come anche per la gestione 2021 si siano protratte le difficoltà legate alla pandemia da Covid-19, influenzando negativamente i bilanci dei vari enti e società in oggetto. Sebbene nel 2021 la situazione energetica non fosse paragonabile a quella attuale, anche questo fattore – conclude Papais – ha sicuramente inciso sui risultati economici, portandoci a fare determinati ragionamenti per l’anno in corso e non solo”.
Enti strumentali partecipati sono il Consorzio Isontino Servizi Integrati, con una quota del 5,66% , il Consorzio di Sviluppo Economico della Venezia Giulia (6.99%), il Consorzio Culturale (18,47%), mentre sono società partecipate: Isontina Ambiente (6,73%) Irisacqua (6,70%), Apt (5,57%) e Arriva Udine (0,09%).