E’ un vero e proprio terremoto, quello generato da alcune dichiarazioni del consigliere comunale e coordinatore provinciale di Sinistra ecologia e libertà (Sel), Andrea Sandra, all’interno del partito. E immediata è arrivata la replica dei vertici Sel Fvg.
«SEL in nessun modo ha mai difeso le azioni violente dei cosiddetti black block – sottolinea in una nota Marco Duriavig, coordinatore regionale Sel Fvg -. Anzi, come partecipe dei movimenti pacifici e non violenti, Sinistra Ecologia Libertà ha sempre subito l’oscuramento da parte di determinati fenomeni violenti e pertanto maggiormente occupanti lo spazio mediatico.
“Quella che abbiamo visto a Milano, a margine della manifestazione No-Expo, infatti, è la solita inaccettabile voglia di distruzione, praticata ed organizzata come una guerriglia urbana. Chi si traveste di nero, indossa una maschera antigas ed agisce come un gruppo di delinquenti organizzati non ha niente a che fare con i movimenti di protesta e soprattutto di proposta costruttiva di un’alternativa£.
“Per questo SEL respinge ogni accostamento – spiega Duriavig -, a partire da quelli più strumentali, all’attività dei black block, perché nella sua identità e proposta politica vi sono le rivendicazioni e le pratiche dei movimenti antiviolenti e della costruzione di una sinistra democratica e di governo.
Spiace quindi leggere certi titoli dei giornali, che costruiscono una tesi politica non vera, e che rimandano a delle dichiarazioni del Consigliere comunale Andrea Sandra dove non vi è nessuna traccia di sostegno alle azioni dei black block ma una personale considerazione critica su ogni forma di violenza.
“Ad ogni modo, a nome di SEL, senza nessuna difficoltà e come qualsiasi organizzazione politica e forza democratica del nostro paese, ribadisco la più forte condanna delle azioni violente avvenute a Milano il Primo Maggio – ribadisce il coordiantore Fvg -.
Allo stesso tempo, non rinuncio a rivendicare, a nome di SEL, un’attenzione ed una partecipazione sincera al movimento che sta mettendo in luce le contraddizioni di un’iniziativa come l’Expo, ed affermo la mia critica a chi, tra ipocrisia e giochi di potere, non guarda alle ragioni del dubbio ma ripropone sempre lo stesso copione tra forze antagoniste predeterminate. SEL ha scelto da sempre di praticare la strada dell’alternativa e non quella del main stream».