“Cooperazione, semplificazione, sburocratizzazione, insieme alla capacità di legiferare in modo più efficace e alla digitalizzazione come strumento per raggiungere risultati migliori sono i concetti che riassumono in modo più completo il concetto di better regulation”.
Lo afferma l’assessore ai Servizi generali e Sistemi informativi del Friuli Venezia Giulia, Sebastiano Callari, che oggi ha partecipato al gruppo di lavoro della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali europee con poteri legislativi (Calre) che in modalità telematica ha affrontato il tema “Legiferare meglio e valutazione delle politiche pubbliche”.
Nel corso del suo intervento Callari si è soffermato in particolare sul processo di semplificazione già avviato dalla Giunta Fedriga. “Si tratta di un argomento di cui si parla da 20 anni – ha sottolineato l’assessore -. L’esigenza di semplificare i processi legislativi e burocratici riguarda infatti sia i parlamenti nazionali che quelli regionali, chiamati a colmare il solco fra l’attività normativa e le reali esigenze del territorio e delle imprese”.
“Prima dell’inizio dell’emergenza pandemica, nel gennaio del 2020 – ha ricordato Callari -, abbiamo portato in Aula la legge Semplifica Fvg, una sorta di cornice normativa che mira a promuovere un approccio uniforme, coerente e traversale alla tematica della semplificazione, perseguendo una maggiore qualità della produzione e dell’azione legislativa e potenziando il coordinamento, mai stato facile, tra chi fa le norme e chi deve mettere in moto il processo amministrativo”.
“L’obiettivo di questo provvedimento – ha sottolineato l’assessore – racchiude l’iniziativa e la responsabilità di dettare direttive, la capacità di presidiare le tempistiche e di valutare i risultati dell’azione di semplificazione mantenendo distinte le competenze sia degli uffici regionali quanto quelle dei singoli assessorati”.
“Per ridurre il rischio di creare norme di difficile applicazione e in contrasto con molti processi amministrativi, abbiamo costituito infatti Comitato per la semplificazione. Le nuove leggi – ha aggiunto Callari – devono saper ascoltare sia chi le deve mettere in moto che i cittadini che successivamente dovranno rispettarle o utilizzarle”.
“Fondamentale in questo ambito è certamente la digitalizzazione che ci consente di superare molti vincoli del passato. Per essere competitivi in un mercato sempre più globalizzato e in una Europa stretta tra due colossi come Cina e Usa, diventa strategico mettere in campo provvedimenti legislativi e procedure semplici”.
In conclusione Callari ha parlato dello sforzo che deve essere fatto per giungere quanto prima a una piattaforma digitale europea che possa raccogliere tutte le istanze e le attività dei vari Paesi membri.
“Con la rivoluzione digitale non dobbiamo correre il rischio di escludere alcuni cittadini. Non dobbiamo sottostare alle logiche imposte dai grandi player internazionali. Abbiamo l’obbligo invece di essere sempre più inclusivi e vicini alle esigenze delle persone e di rimanere indipendenti dalle multinazionali del settore. Per raggiungere questo obiettivo – ha sostenuto in conclusione Callari – è necessario realizzare uno strumento che abbia la forza di penetrare in tutti i territori europei”.
L’obiettivo è ambizioso, il percorso inevitabilmente lungo e complesso. Ma l’ampia partecipazione al confronto sulla “better regulation” organizzato da Piero Mauro Zanin – in qualità di vicepresidente della Calre, la Conferenza delle assemblee legislative delle regioni d’Europa, e coordinatore del relativo gruppo di lavoro – lascia ben sperare in una volontà generale di semplificare e rendere le norme davvero vicine a cittadini e imprese.
Riuniti in videoconferenza, una quarantina di rappresentanti delle diverse regioni europee hanno ascoltato la relazione di Zanin, collegato dalla sede della Regione di via Sabbadini a Udine, prima di approfondire l’argomento con alcuni esperti.
“Legiferare meglio – ha detto il presidente del Consiglio regionale Fvg – si può tradurre nella capacità di alimentare il motore che ci spinge alla ripresa, e speriamo anche alla riattivazione dell’ascensore sociale. Noi autorità regionali legislative – ha proseguito Zanin – conosciamo le criticità, ovvero gli oneri eccessivi e superflui che alcune leggi provocano e che diventano costi a carico di cittadini. Siamo ben consapevoli che serve un efficientamento del sistema, che non può avvenire senza attribuire responsabilità a chi è stato eletto dal popolo nelle comunità locali, una sorta di transizione democratica”.
Il presidente ha voluto riassumere ai colleghi della Calre il Parere da lui elaborato nell’ambito del Comitato delle Regioni, in qualità di vicepresidente della commissione Civex, che sta per passare al vaglio dell’assemblea plenaria. “Serve un approccio dal basso verso l’alto – ha proseguito Zanin – con processi di monitoraggio e misurazione degli effetti delle norme. Ma anche un approccio dall’alto verso il basso: le decisioni che vengono assunte dall’Unione Europea devono essere trasferite agli ordinamenti regionali mantenendo la coerenza della norma ed evitando applicazioni disomogenee. A questo scopo è decisiva la valutazione dell’impatto della legge sull’utente finale, la cosiddetta clausola valutativa. Che però deve essere omogenea tra le diverse regioni, in modo da rendere le analisi confrontabili”.
Nelle sue vesti di presidente del gruppo di lavoro della Calre, Zanin ha posto poi il problema della “stratificazione legislativa” – cioè dell’accavallarsi di norme europee, nazionali e regionali “che a volte sovraccarica di oneri le imprese e la pubblica amministrazione” – del contributo del mondo scientifico e universitario al reperimento di analisi e dati sulla base dei quali legiferare, e della legislazione transfrontaliera, ovvero l’esigenza di riferimenti normativi coerenti per chi vive e lavora in territori di confine.
Ha partecipato ai lavori anche Sebastiano Callari, assessore regionale a Demanio, servizi generali e sistemi informativi. “Prima dell’inizio della pandemia – ha ricordato Callari – abbiamo portato in aula la legge Semplifica Fvg. L’obiettivo è costruire norme ascoltando chi deve metterle in moto e i cittadini, e oggi la digitalizzazione può aiutarci in questo processo. L’obiettivo finale è diventare più competitivi in un mercato globalizzato e in un’Europa stretta tra i colossi Cina e Usa. Come istituzioni – ha poi spiegato l’assessore – abbiamo il dovere di non escludere nessuno, e oggi chi non obbedisce a quel che hanno imposto i grandi player digitali rischia di trovarsi in difficoltà: dovremmo rimanere indipendenti da Google e Microsoft facendo qualcosa di europeo in questo campo”.
Il momento centrale della riunione del gruppo di lavoro è stato dedicato alla relazione degli esperti: Fabiana Scapolo, del centro di ricerca della Commissione europea, ha parlato del “foresight”, un processo partecipativo che individua le problematiche principali per poi prendere le decisioni, mettendo assieme tutti i portatori di interesse. Stephen Taylor, direttore della struttura innovazione dell’Area Science park di Trieste, ha posto l’accento sui dati, le evidenze sulle quali devono basarsi le leggi: “Dobbiamo raccogliere queste prove in modo trasparente, per essere chiari con il pubblico”. A proposito del reperimento dei dati Antonina Cipollone, capo dell’unità sulla “better regulation” in seno alla Commissione europea, ha osservato che è compito degli Stati membri raccoglierli, e non sempre è facile. Cipollone condivide il principio di fare squadra tra differenti attori istituzionali: “Noi come Commissione siamo sotto tiro per la qualità della legislazione, ma abbiamo una funzione propositiva, le leggi sono adottate da Parlamento e Consiglio, e molte direttive sono declinate a livello statale e locale”. Importante, per Bruxelles, anche la compensazione dei costi: “Se con una legge ne introduciamo di nuovi, dobbiamo anche ridurli in misura analoga nella stessa area tematica”.
All’incontro on line sono intervenuti anche Carlo Borghetti della Regione Lombardia, Michele Pais, presidente del Consiglio regionale della Sardegna, e lo spagnolo Luis Fuentes Rodriguez, presidente del parlamento della Castilla-Leon.