Tariffe invariate e, anzi, con qualche ritocco al ribasso. Sono quelle appena approvate dalla Giunta comunale di Ronchi dei Legionari e che riguardano il servizio istruzione, mense, trasporto scolastico e asilo nido in vista della prossima approvazione del bilancio preventivo 2021.
“In questo difficile momento – spiega l’assessore, Mauro Benvenuto – abbiamo deciso di mantenere invariate le tariffe del servizio istruzione, anche per quel che riguarda i centri estivi ed i due nidi privati con il quali siamo convenzionati. Siamo al momento soddisfatti dei complessivi servizi erogati e riteniamo siano di buona qualità rispetto le tariffe richieste. Voglio ringraziare il personale dell’ufficio istruzione che con la sua professionalità e disponibilità riesce a garantire i nostri servizi con standard di efficienza e qualità”.
La copertura dei costi dei servizi rispetto le tariffe espresse, va ricordato, copre per il trasporto scolastico il 10,25%, per la refezione scolastica il 24,32%, mentre per l’asilo nido, con esclusione del 50% di spese, il 68,71%.
Tutto il resto è a carico della municipalità cittadina. Per quanto riguarda, in particolare, il servizio di trasporto scolastico il costo della tratta intera residenti sarà di 17 euro mensili e la mezza tratta (solo andata o solo ritorno) di 10 euro, mentre per i non residenti si va dai 29 euro mensili per la mezza tratta ai 40 per la tratta intera. Non avranno alcun costo i progetti didattici proposti dagli istituti comprensivi e le visite sul territorio comunale, mentre entro i 15 chilometri la tariffa sarà di 3 euro a partecipante, ad eccezione dei progetti delle scuole dell’infanzia alla piscina comunale di Monfalcone, dell’orientamento scolastico e dei Giochi della Gioventù.
La tariffa è di 6 euro per i viaggio oltre i 15 ed entro i 50 chilometri. Per quel che riguarda, invece, i nidi per l’infanzia, quello comunale e quelli convenzionati, si è ragionato per fasce di reddito attraverso l’Isee e, quindi, si va di un minimo mensile di 229 euro da 0 a 10mila euro a un massimo di 768 euro per redditi superiori ai 52mila euro e per i non residenti. La tariffe scendono se le famiglie fruiscono del servizio solo nella fascia oraria ridotta, dalle 7.30 alle 13, invece, che le 16, sempre con i pasti compresi. Invariate, come detto, le tariffe per la refezione scolastica, con esenzione totale dal pagamento della tariffa nelle situazioni di particolare disagio socio-economico, comunicate dal servizio sociale.