Tra Fvg e Governo si alzano i toni su un altro tema divisivo, quello dell’organizzazione del trasporto pubblico locale. L’Esecutivo nazionale difende la linea tracciata dal Ministro della Salute Roberto Speranza che sostiene la necessità di mantenere il distanziamento anche sui mezzi, mentre il Fvg difende la scelta di utilizzo al cento per cento. E passa al contrattacco. “Se il Governo proseguirà sulla linea che ha voluto tracciare, di fatto non permetterà la riapertura delle scuole”, tuona il governatore Massimiliano Fedriga, intervenendo stamane alla Conferenza delle Regioni.
“Il Friuli Venezia Giulia è intervenuto sempre in modo responsabile, con disposizioni capaci di conciliare la tutela della salute pubblica con la ripresa delle attività economiche e, in un futuro ormai prossimo, con la riapertura delle scuole. Se il Governo intende andare in un’altra direzione, deve fornire alle Regioni, oltre che le risorse necessarie, anche mezzi e personale, altrimenti si rischia che le scuole non si aprano”.
“Una linea chiara e non continuamente ondivaga, assunzioni di responsabilità e non scaricabarile: questo è necessario nella fase 2 del Covid anche nei rapporti tra Regione e Governo centrale rispetto alle ordinanze sul distanziamento. Una volta per tutte, l’autorità regionale chiarisca se il Friuli Venezia Giulia è virtuoso o è in preda al rischio di una nuova emergenza causa arrivi dai Balcani. Non si può dire ‘apro tutto’ oggi, poi domani ‘chiudo tutto’, poi dopodomani ‘è colpa del governo se devo aprire o chiudere'”. Lo afferma Salvatore Spitaleri, componente della commissione Paritetica Stato-Regione Fvg, in merito alle dichiarazioni del presidente Fedriga, secondo cui “il Governo mette in pericolo la riapertura delle scuole” con la politica sul Tpl.
“La competenza del TPL è della Regione non da ora e – continua Spitaleri – sta alla Regione garantire i trasporti per l’inizio regolare delle scuole a settembre. Questo lo si sa da mesi: scagliarsi contro l’ordinanza del Ministro Speranza (peraltro in vigore fino al 15 agosto in attesa di un provvedimento quadro) è ancora una volta esemplificativo di una permanente volontà di scontro, che – conclude – non fa certo bene all’autonomia e alla specialità del Fvg”.
“Perplessità e contrarietà”. È quanto manifestano, in una lettera inviata all’assessore Graziano Pizzimenti e al presidente Fedriga, i segretari dei sindacati dei trasporti del Fvg in merito alle ordinanze che consentono l’occupazione del 100% dei posti a sedere e in piedi dei treni e degli autobus regionali.
La posizione, espressa “alla luce del parere negativo del comitato tecnico scientifico, riguardo all’annullamento del distanziamento a bordo dei treni e la successiva ordinanza dell’ordinanza del ministro della Salute, che ha ribadito l’obbligo del distanziamento anche a bordo dei mezzi del trasporto pubblico, e dai giudizi espressi dai sindacati nelle riunioni della cabina di regia”. Da qui il rammarico “per il mancato coinvolgimento del sindacato a monte di decisioni che possono determinare conseguenze pesanti sulla salute dei cittadini e dei lavoratori del settore e una preoccupazione”, spiegano Valentino Lorelli (Filt-Cgil), Antonio Pittelli (Fit-Cisl) e Michele Cipriani (Uil Trasporti), “rafforzata dalla tendenza al rialzo dei contagi emersa nelle ultime settimane”.
Dietro alla contrarietà delle tre sigle anche la convinzione “che decisioni disomogenee prese dalle diverse istituzioni contribuiscano ad aumentare la diffidenza dei cittadini verso un servizio fondamentale come il trasporto pubblico, con il rischio di ripercussioni pesanti a livello economico e anche ambientale”.
“Con lo stesso senso di responsabilità e fattiva collaborazione dimostrate nell’ambito della cabina di regia regionale – scrivono ancora i segretari – i sindacati si rendono disponibili fin da subito all’apertura di un tavolo su un’adeguata riorganizzazione del servizio, che contemperi l’esigenza di preservare la salute dei cittadini e degli addetti con la necessità di fornire un servizio adeguato alla collettività, soprattutto in vista dell’ormai imminente inizio dell’anno scolastico”.