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“Non possiamo attendere un’altra pandemia per ridurre definitivamente il numero dei sinistri stradali e delle vittime: cogliamo l’occasione e cominciamo sin da ora a rivedere gli interventi sull’educazione stradale, a partire dai piani formativi delle scuole”. A rivolgere l’appello ai ministri dell’Istruzione e delle Infrastrutture e Traspoti è il deputato di Forza Italia Roberto Novelli, annunciando un’interrogazione parlamentare.
“Tra i pochi effetti positivi prodotti dalle misure di contenimento del Covid vi è il crollo degli incidenti stradali e delle vittime, con un calo nei primi tre trimestri rispettivamente del 29,5 e del 26,3 per cento, cui si aggiunge la flessione del 32 per cento del numero dei feriti. Un dato di cui hanno beneficiato le compagnie di assicurazione e le finanze pubbliche, grazie alla riduzione dei risarcimenti danni e dei costi sanitari, ma soprattutto le 1788 persone in meno decedute a causa di incidenti”.
“I lockdown e le chiusure delle discoteche e dei locali notturni hanno condotto a una diminuzione forzata di incidenti e vittime, ma sarebbe insensato non approfittare di questo momento per incentivare comportamenti virtuosi al volante e il miglioramento della sicurezza stradale. Lo Stato – prosegue il deputato – deve investire su questo aspetto e archiviare l’approccio fatalista, secondo cui la mobilità prevede inevitabilmente morti e feriti. Il raggiungimento degli obiettivi europei passa soprattutto dagli interventi in ambito scolastico, sin dalla scuola primaria, incentrati sulla conoscenza e il rispetto del Codice della Strada e sulla consapevolezza e responsabilità necessarie quando ci si mette alla guida. Interventi già previsti ma non sempre attuati. Per fare molto basta poco: è il momento di passare dagli impegni ai fatti”, conclude Novelli.