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“La Repubblica italiana ha un grande debito di memoria e di pietà nei confronti delle vittime di Vergarolla, e solo da poco si sta colmando un vuoto di conoscenza e di consapevolezza storica. Questo anniversario non sia silenziato dalle contingenze della politica, i morti del nostro confine orientale non siano ricordati a fasi alterne e a loro vada sempre l’onore delle Istituzioni”. Lo afferma la senatrice Tatjana Rojc, in occasione dell’anniversario della Strage di Vergarolla a Pola, dove il 18 agosto 1946 un’esplosione uccise 63 civili e centinaia tra donne, giovani, bambini, tutti italiani, rimasero feriti mentre si trovavano in riva al mare per assistere alle gare natatorie della Coppa Scarioni organizzata dalla società “Pietas Julia”.
Per la senatrice “alla politica non spetta sostituirsi al lavoro degli storici né all’opera di chi svolge rigorosa divulgazione. Ma certamente è compito della politica indicare mete collettive, adoperarsi per la tutela di un patrimonio memoriale, chiedere sempre maggiore chiarezza e nettezza dei fatti”.
“Sulle nostre terre – aggiunge Rojc – abbiamo vissuto l’anteprima della Guerra fredda, la violenza dell’ideologia e la strumentalizzazione politica delle contrapposizioni etniche. Davanti alla lapide che ricorda i caduti di Vergarolla si deponga un rinnovato impegno di verità e di rispettosa riconciliazione”