“Sui migranti in Friuli Venezia Giulia si sta facendo troppo rumore. L’errore più grande è la strumentalizzazione del tema a fini politici e di acquisizione del consenso”. Lo dice a Telefriuli Mario Morcone, già Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno, incarico che assunse in sostituzione dell’attuale numero uno del Viminale, Luciana Lamoregese.
“La rotta balcanica non è una novità. E’ da tempo che le persone cercano di entrare da Trieste e Gorizia per proseguire il loro viaggio verso il Nord Europa. Ma una cosa va detta: il Friuli Venezia Giulia ha fatto malissimo ad abbandonare il modello dell’accoglienza diffusa. Era un grande passo in avanti del nostro Paese perché offriva un’infrastruttura qualificata e flessibile, che garantiva anche integrazione a chi decideva di fermarsi in Italia. Mi aspettavo decisioni diverse in una regione, come il Fvg, che ha la solidarietà nel suo Dna” continua Morcone, che si dice convinto che il ministro Lamorgese saprà indicare la strada.
“Ricordo che Lamorgese era Capo di gabinetto del Ministro Alfano e ha vissuto momenti, quelli sì, difficili e complicati, quando abbiamo avuto una pressione di arrivi che ha toccato anche le 180mila persone all’anno”.
Secondo Morcone il caso del Fvg non può essere paragonato alla situazione di Lampedusa. “Non capisco questa ‘gara’ tra le due realtà. Certo, il tema Covid rilancia una grande preoccupazione sanitaria, ma sono certo che il Fvg abbia tutti gli strumenti per garantire le condizioni di salute di chi arriva, senza farne uno strumento di battaglia politica”.