“A distanza di quasi tre anni, alcuni soggetti istituzionali faticano a comprendere quale sia il confine tra demagogia e realtà. I cosiddetti navigator sono stati assunti da Anpal servizi con contratti di collaborazione coordinata e continuativa”. Così l’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, nel rispondere a un’interrogazione in Consiglio regionale con cui ha chiarito che “Anpal servizi (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) ha sottoscritto una convenzione con la Regione per l’inserimento dei navigator all’interno dei Centri per l’impiego per attività connesse al reddito di cittadinanza. I navigator non sono quindi mai stati dipendenti della Regione e non possono essere stabilizzati se non dal soggetto con cui hanno sottoscritto il proprio contratto di lavoro”.
Secondo Rosolen “solo Anpal servizi su mandato del Governo può risolvere il problema: tra i tanti nodi irrisolti del Governo Conte 2 c’è anche questo, nonostante i numerosi solleciti portati sui tavoli nazionali proprio da questa Regione. Nel piano di rafforzamento dei Cpi prevediamo nuovi concorsi, ai quali potranno partecipare anche i navigator, che hanno certamente acquisito in questi mesi competenze e professionalità. La dialettica politica ha senso quando i dati sul tavolo vengono riportati correttamente”.
“L’assessore Rosolen ha certificato il destino dei 26 navigator in forza ai Centri per l’Impiego del Friuli Venezia Giulia: la Regione non si adopererà per il loro futuro”. Lo rimarca il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, dopo la risposta alla sua interrogazione. “Parliamo di persone qualificate e che hanno sviluppato un importante know how per quanto riguarda i sistemi dei Centri per l’Impiego e la conoscenza delle aziende e delle competenze spendibili dai percettori del Reddito di Cittadinanza – ricorda Capozzella -. Un bagaglio che fra tre mesi andrà perduto, senza che nessuno muova un dito”.
“Il loro contratto con Anpal, infatti, scade e la Regione, come confermato dallo stesso assessore, non può o non vuole intervenire – aggiunge il consigliere M5S -. Ci sarà, forse e non si sa quando, un concorso per il potenziamento dei CPI, ma senza nessuna certezza, nei tempi e nei modi”.
“Eppure la stessa Rosolen ha sottolineato come queste figure siano state effettivamente utili e ha espresso dispiacere per non poterle utilizzare fra tre mesi. Insomma – conclude Capozzella -, bravi ma vittime di ideologia politica”.