Non si placano i toni sulla ‘battaglia dei Punti nascita’ della Bassa friulana. Sul caso, interviene anche il primo cittadino di Monfalcone, Anna Maria Cisint, che attaca il sindaco di Palmanova. “In un delirio di onnipotenza, Martines si arroga dei poter ispettivi al di fuori di ogni competenza normativa e con finalità, quelle della verifica delle condizioni di sicurezza del Punto Nascita dell’ospedale di Latisana, che con tutta evidenza non possono essere esercitate da amministratori locali, peraltro con intenti polemici e gravidi di pregiudizi e senza alcuna qualificazione professionale in merito. I regolamenti a cui si richiama per giustificare questa decisione non hanno alcuna attinenza e, quindi, è l’ennesimo granchio in una vicenda costellata di sciocchezze da parte del sindaco Martinez”, prosegue Cisint.
“Il sindaco di Palmanova scambia lucciole per lanterne quando accusa il primo cittadino di Monfalcone. C’è una gran bella differenza fra il seguire e presidiare il sistema sanitario cittadino da quello di interferire nella conduzione e nella gestione della salute che compete doverosamente ai responsabili dei servizi e dell’ospedale. La “battaglia santa” intrapresa dal sindaco di Palmanova ho lo scopo manifesto di contrastare una riforma che la Regione sta portando avanti per rimediare al disastro provocato dalla precedente gestione della giunta Serracchiani; un riforma volta non più nel dare favoritismi ingiustificati verso un territorio, come forse Martinez era abituato, bensì nel tutelare effettivamente la salute di tutta la comunità regionale, a cominciare dal nuovo riassetto organizzativo delle aziende sanitarie. In questa logica il punto nascita di Latisana risponde all’esigenza reale di un territorio vasto e importante della regione, mentre Palmanova può contare sulla rete dei presidi esistenti a pochi chilometri di distanza”, conclude Cisint.