Sull’annuncio dell’avvio, anche in Fvg, dei test sierologici agli operatori della sicurezza, le sigle sindacali di forze dell’ordine e pompieri si dividono. Nel merito, ecco la posizione dei sindacati Nsc Carabinieri, Fp Cgil Vigili del fuoco, Fns Cisl, Uil Pa Vigili del Fuoco, Confsal Vigili del Fuoco e Upl Sicurezza.
“L’illuminismo è stato un periodo fondamentale per il progresso dell’umanità”, si legge nella nota. “Da allora la ragione, intesa come ragione scientifica, prevale e serve alla miglior scelta politica. O, almeno, così dovrebbe essere. Un eclatante esempio – sotto gli occhi di tutti – sono le previsioni meteorologiche. Non sono un’idea politica, bensì il frutto di modelli matematici evoluti in grado di prevedere, in termini probabilistici, l’evoluzione dei fenomeni fisici che avvengono nell’atmosfera. Nessuno di noi, infatti, si sognerebbe di azzardare previsioni meteorologiche sulla scorta di opinioni politiche, perché sappiamo tutti che sarebbe inutile e, quanto meno, ci faremmo rider dietro”.
“Quando si parla di Covid-19, prima di pronunciarsi, è necessario avere ben chiari due fondamentali concetti: l’epidemiologia è la scienza che studia le modalità d’insorgenza, di diffusione e di frequenza delle malattie in rapporto alle condizioni dell’organismo, dell’ambiente e della popolazione; la profilassi è l’insieme di norme, metodi e provvedimenti (individuali e/o collettivi) intesi a limitare il diffondersi delle malattie”, proseguono i sindacati.
“Come possono inserirsi, allora, le parti sociali nel contesto dell’attuale pandemia di Covid-19? Possono pronunciarsi sul Covid-19, propagandando opinioni politiche, come se il contagio fosse un tema politico su cui si possa discutere e decidere? Certo che no, perché il dovere delle parti sociali è quello di essere informate per lottare affinché venga applicata la migliore profilassi possibile per contrastare il contagio e impedire l’insorgere della malattia tra i lavoratori e i loro famigliari”.
“Su questo delicato tema le parti sociali non possono e non devono avere un opinione che non sia scientifica. Eppure ci sono elementi che su questo argomento non esitano a creare un dibattito meramente strumentale. Alcune settimane fa la Regione ci ha comunicato che aveva approvato l’utilizzo dei test epidemiologici a larga scala anche per il comparto sicurezza e difesa civile. Questa una notizia ci era stata comunicata direttamente dal presidente Fedriga ancora nelle nostre precedenti riunioni, quando ci aveva informato che i test epidemiologici per la ricerca delle IgG e IgM nel virus SARS CoV2 erano già in attesa di approvazione per identificare i migliori test disponibili e riconosciuti”, continuano le sigle sindacali.
“I test epidemiologici sono basati sull’identificazione di anticorpi per il virus Sars-Cov-2 e non servono a scopo diagnostico (possono aiutare a fare diagnosi di infezione), bensì per condurre ricerche e/o studi epidemiologici. Al momento le problematiche legate ai test sierologici disponibili dipendono dal fatto che questi non sono in grado di distinguere tra i soggetti con anticorpi specifici contro il Covid-19 e quelli con anticorpi generati in passato contro altri virus della stessa famiglia, causando, così, i cosiddetti falsi positivi. Gli unici test in grado di fornire una diagnosi certa, allo stato, sono quelli molecolari, comunemente detti tamponi, che vanno effettuati solo nella ristretta cerchia di coloro che sono venuti a contatto con l’infetto e seguendo una rigida profilassi”.
“Questa tecnica, già ampiamente riconosciuta dai modelli previsti dalla medicina preventiva, non può essere applicata genericamente su tutta la popolazione se questa non adotta prima, rigidamente, la necessaria profilassi sanitaria. Consistente nella distanza sociale, nell’autoprotezione e nella biosicurezza. I recenti comunicati sindacali regionali di certe compagini, pertanto, appaiono più come strumenti di un’azione politica funzionale a personalismi elettorali, che a un’esigenza sanitaria-scientifica a protezione dei lavoratori. Per quante volte, ancora, dovremo assistere a simili “exploit” mediatici? Noi eravamo presenti alle riunioni a cui hanno partecipato i sindacati appartenenti al comparto sicurezza e difesa civile e possiamo confermare che i test epidemiologici per un’indagine sierologica erano già stati confermati dalla Regione e da tempo sono in attesa di approvazione da parte degli organi competenti”.