Renzo Tondo dice no. Come noto, il 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio gli spostamenti tra comuni saranno vietati. A stabilirlo è stato l’ultimo Dpcm firmato dal premier Conte e presentato il 3 dicembre insieme a diverse altre misure adottate per contrastare la panemia durante le festività.
Ma a invocare modifiche al decreto e alle limitazioni imposte, è stato l’ex governatore del Fvg, il deputato del Gruppo Misto Tondo, che oggi in aula, a Motecitorio, si è autodenunciato annunciando che per Natale trasgredirà le regole, andando a pranzo dal figlio, che abita a soli quattro chilometri di distanza da lui, ma in un comune differente.
“Oggi voglio fare un atto di autodenuncia”, ha detto Tondo. “Voglio capire se c’è davvero la volontà di riformare alcune decisioni strane che avete preso per Natale e per Capodanno. Io il giorno di Natale ho deciso di andare a pranzo a casa di mio figlio che abita a quattro chilometri di distanza da casa mia in un altro comune. Ci andrò sperando che prima cambiate, altrimenti il mio è un atto di autodenuncia. Desidero passare il Natale a casa di mio figlio. Consentite ai cittadini di muoversi e di avere pari dignità. Uno a Roma può muoversi all’interno di 40 chilometri. Uno che abita in un paesino della periferia o delle terre alte, all’interno di quattro chilometri, non fa altro che passare dal prato al bosco”.