“Trieste è una città con grandi opportunità, un Sistema Portuale in costante espansione ed una importantissima rete associativa, imprenditoriale e culturale. Una realtà che conosco bene, ma che oggi, dopo aver incontrato in mattinata a Pordenone, assieme al collega Luca Sut, le imprese di Confcommercio, ho voluto visitare per conoscere ancora più da vicino e per partecipare ad un bel confronto con i cittadini e le associazioni sulle opportunità che il PNRR riserva a questo territorio, soprattutto in tema di giovani, lavoro e innovazione”, così, in un post su Facebook, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, al termine della sua visita in Friuli Venezia Giulia.
“Proprio ad alcuni progetti di sviluppo del Porto di Trieste, che ora ha le carte in regola per diventare “Zona franca extracomunitaria”, sono destinati oltre 400 milioni del nostro Recovery Plan. Risorse che consentiranno a questa realtà di essere ancora più attrattiva. Ma che necessariamente dovranno essere incrementate, in sede di prossima Legge di Bilancio, per far fronte alle spese di adeguamento che il Sistema Portuale deve affrontare per accogliere tutte le navi da Crociera che ora non possono più attraccare a Venezia. È un tema su cui ci siamo già messe a lavoro con la collega Sabrina De Carlo”.
“La forza del MoVimento 5 Stelle è sempre stata quella di saper fare squadra, coinvolgendo tutti i livelli istituzionali. In questi anni di Governo abbiamo portato le istanze dei cittadini, e le esigenze dei territori, direttamente all’interno dei Ministeri. Riuscendo, finalmente, a dare risposte concrete e trasformando tanti progetti in realtà. È un modo di operare che Alessandra Richetti, la nostra candidata Sindaco a Trieste, conosce molto bene. A lei oggi ho voluto portare tutto il mio sostegno, perché questa è una realtà, che anche in materia di transizione ecologica, può fare ancora molto”.
“Governo e Parlamento hanno un ruolo importante, soprattutto nello stanziare le risorse necessarie e nell’introdurre norme che sostengano le imprese, che favoriscano il lavoro e la ricerca, o che garantiscano le giuste opportunità di crescita anche a tutte quelle realtà del terzo settore che operano nell’ambito dell’economia sociale. Ma tantissimo dipende da chi amministra i territori, perché tocca a loro trasformare i progetti in realtà. Anche per questo scegliere buoni Amministratori è ancora più importate”, ha concluso Castelli.