“La battaglia che in seno alla maggioranza del governo Conte si sta svolgendo sulle spalle dei cosiddetti invisibili è degradante: è una continua negoziazione al ribasso sul riconoscimento di diritti minimi che sono allo stesso tempo un imperativo morale e una necessità economica e sociale”, commenta Furio Honsell consigliere regionale di Open Sinistra Fvg. “È bizzarro invocare la “sicurezza” per negare la regolarizzazione delle badanti, vale a dire una categoria professionale alla quale apriamo le nostre porte e affidiamo la cura di persone a noi care, così come appare privo di senso dichiararsi a parole contro il caporalato ma non combattere la clandestinità che lo genera e lo fa prosperare. Ma sopra ogni cosa mi pare indegno voler regolarizzare solo la capacità di lavoro, solo le braccia e non l’universalità della persona, perché questo significa l’ipotesi di una regolarizzazione a tempo, con la data di scadenza esattamente come la frutta che viene raccolta”.
Prosegue Honsell: “L’ossessione securitaria della destra, che il Movimento 5 Stelle ha evidentemente fatto propria, viene a sposarsi con la pavidità di un centrosinistra che sembra incapace di imporre la propria visione della società, il proprio sistema di valori e alla fine rischiano di pagare il prezzo sempre i soggetti più deboli e marginali. Eppure dovrebbe essere chiaro che offrire tutele e un quadro giuridico certo è una condizione ineliminabile per governare il fenomeno migratorio e ridurre i rischi per la sicurezza collettiva anche in ambito sociale e sanitario nonché il solo modo per riconoscere dignità e valore a chi lavora in condizioni a volte inimmaginabili di precarietà e brutalità”.
‘Troppe esitazioni sulla regolarizzazione degli invisibili’
Honsell interviene sul dibattito in seno alla maggioranza: "Indegno guardare solo le braccia e non all’universalità della persona"
42
articolo precedente