Si tratta di oltre mezzo milione di euro, 622mila euro totali esatti, ed è la cifra che Irisacqua ha speso in cinque anni per gli interventi nell’ambito della rete idrica del comune di Turriaco. Si tratta di parte dell’ambizioso progetto che la società, negli anni, spera di poter completare, ovvero la sostituzione di tutti gli oltre trecento chilometri di condutture attualmente in cemento amianto con altrettante a base di un materiale totalmente diverso e meno tossico, il polietilene.
“L’apporto di investimenti è passato da alcune decine di migliaia di euro nel 2015 ad alcune centinaia di migliaia di euro nell’ultimo triennio”, precisa il sindaco di Turriaco, Enrico Bullian, che precisa come l’amministrazione abbia approfittato degli interventi, specialmente nelle vie Gramsci, Cosani e 5 giugno, “per la riqualificazione di strade, giardinetti e parchi”. Tra le varie vie toccate dagli interventi anche via Verdi, la cui asfaltatura è cominciata nel 2018 ed è in conclusione proprio in questi giorni.
“Credo che la sinergia abbia funzionato molto bene e sia verificabile anche attraverso i numeri”, prosegue Bullian. “Negli ultimi tre anni parliamo di 400mila euro di sostituzione delle tubature in cemento amianto con quelle in polietilene”. Negli ultimi anni, di fatto, sono stati sostituiti ben due chilometri e mezzo lineari di rete con ben 82 allacci di acqua. Tra i prossimi lavori il rifacimento della linea in un vicolo morto di via Dante di circa 125 metri e il secondo tratto di via Roma con oltre trecento metri. Ulteriori fondi, circa 200mila euro, per alcuni lavori sull’incrocio tra via Roma e via 25 aprile, “senza toccare il ponte”, precisa il primo cittadino.
“Si tratta di un ottimo esempio a dimostrazione che la società che gestisce il servizio integrato segue buone prassi di sinergia tra la società e le amministrazioni comunali” sottolinea l’amministratore unico di Irisacqua, Giambattista Graziani. “Quando abbiamo preso in gestione la municipalità di Turriaco dai 10 chilometri e 800 metri di tubature in cemento amianto totali, ne sono stati sostituiti due”. All’appello mancano circa trecento chilometri di tubature in cemento amianto in tutta l’ex provincia di Gorizia. “Un progetto ambizioso è quello di sostituirli tutti prima o poi” prosegue Graziani. “Gli interventi a Turriaco, previsti anche dal piano d’ambito, sono stati pensati bene evitando l’azione a ‘macchia di leopardo’. Questi interventi ci consentono di ammodernare la rete di distribuzione idrica e ci consente di combattere le perdite occulte, con la sostituzione di tratti di tubature, condotte che sono in alcuni tratti obsolete. Le perdite del sistema si stanno riducendo, sono circa il 34-35%, mentre quando siamo partiti erano del 43%”. L’obiettivo della società è di arrivare al 20%, “soglia sotto la quale è impossibile arrivare fisiologicamente. Turriaco è l’esempio di come si possa lavorare bene sul territorio per migliorare la distribuzione idrica” prosegue Graziani che auspica, grazie ad un sostegno economico esterno, “in qualche anno di completare l’opera “diventando la prima provincia ‘cemento-amianto-free’.