“Noi fortificheremo e faremo vincere le democrazie liberali che stanno insieme come l’Europa unita. Ora è il tempo di fermare la guerra, è il tempo di fermare l’uccisione dei civili in Ucraina, è il tempo che salviamo il più alto numero possibile di ucraini. Abbiamo fatto bene a far arrivare loro un aiuto economico, un aiuto materiale, di alimentari, farmaceutici e anche di armi, perché vediamo un popolo che vuole resistere. Non è compito nostro dire se debbano o no resistere: loro vogliono resistere all’occupazione e noi abbiamo tutto il dovere di aiutarli. Ora è anche certamente il tempo delle trattative e speriamo che vengano presto e che sia pace”. Lo ha detto oggi a Trieste Emanuele Fiano, dove si è recato in visita al Monumento nazionale della Risiera di San Sabba, campo di concentramento e sterminio nazista sul territorio italiano.
“Non bisogna fare l’errore nella storia di paragonare cose che tra loro sono diverse – ha spiegato il parlamentare dem – qui siamo oggi in un lager, in un luogo dove i nazisti che occupavano l’Italia con l’aiuto dei fascisti imprigionavano e uccidevano genti per diverse ragioni: sloveni resistenti, prigionieri di guerra, omosessuali, ebrei. Non c’è dubbio però – ha precisato Fiano – che quello che succede negli anni ’20 di questo terzo millennio ricorda alcuni aspetti di quegli anni terribili tra gli anni ’20 e ’40 del secolo scorso”.
Ricordando che “molti di noi hanno avvisato che c’era un pericolo in queste ideologie di populismi e di nazionalismi esasperati”, Fiano ha sottolineato che “oggi assistiamo a un fatto spaventoso, peraltro guidato da chi aveva detto pochissimi anni or sono a tutti noi che le democrazie liberali avevano fallito”.
“Occorre ribadire che la responsabilità del massacro del popolo ucraino è chiara e netta: c’è chi ha scatenato l’aggressione con le bombe, ha dimenticato i diritti umani e internazionali, c’è chi ha riportato l’Europa 70 anni indietro. Le ennesime teorie sull’allargamento della Nato come ‘causa’ vera dell’attacco di Putin rischiano di mettere sullo stesso piano le scelte politiche nei confronti dell’Alleanza atlantica con l’incommensurabile salto di qualità rappresentato dal ricorso alle armi e dall’invasione di uno Stato indipendente. Non c’è giustificazione per questa guerra, la geopolitica può essere oggetto di studio e discussione ma non ‘spiega’ né giustica la catastrofe umanitaria perseguita freddamente da Putin in Ucraina, non giustifica il delirio degli uomini forti al comando spesso ammirati anche da noi” E’ la riflessione del segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, alla luce degli eventi che hanno segnato la la 17esima notte di guerra in Ucraina.